Don Sciortino

di Don Sciortino

Don Antonio Sciortino è il direttore responsabile di Famiglia Cristiana. In questo blog affronterà le tematiche riguardanti la famiglia e le questioni sociali, dalla disoccupazione, all'immigrazione all’impegno dei cristiani.

 
06
mar

Famiglia: ciò che è, ciò che non è

Ho settant’anni, leggo da sempre e con piacere il suo settimanale, cerco di tenermi informata su ciò che accade nel mondo. Vorrei esprimere il mio pensiero su un tema molto attuale: i matrimoni omosessuali e le adozioni. Ascolto con tristezza le opinioni dei cosiddetti esperti che vogliono a tutti i costi far passare per bene ciò che è male, chiamando amore ciò che è egoismo. Che pena! Ritengo che il rispetto sia dovuto a tutti, ma è dovere dei credenti, ma anche dei laici, alzare la voce per affermare chiaramente che, fin dalle origini, Dio ha creato l’uomo e la donna. Solo la loro unione ha riempito la terra, dove siamo ospiti. Non possiamo, quindi, cambiare “l’ordine” creato e approvare il “disordine”. Le conseguenze sarebbero una sciagura per tutti. Che futuro ci potrà essere senza la “vera” famiglia? I bambini, piccoli innocenti nel caos totale, rischiano di dimenticare come si pronunciano i nomi più dolci: mamma e papà. L’uomo d’oggi, caro padre, è vittima della propria superbia, e non è più capace di discernere.

Maddalena

A gennaio c’è stata a Parigi una grande manifestazione di quasi un milione di persone scese in piazza a manifestare contro i matrimoni omosessuali e la possibilità di adozione da parte di coppie gay. Non si è trattato del pallino fisso dei cattolici, ma tantissimi laici e rappresentanti di altre religioni hanno ribadito la loro convinzione che il matrimonio è solo tra un uomo e una donna. E che i bambini hanno diritto a un padre e a una madre. Se si chiama famiglia ciò che non lo è, si fa un torto a tutti.

Pubblicato il 06 marzo 2013 - Commenti (3)
28
feb

Omofobia e gay

Ho letto, con disappunto, le critiche che le hanno rivolto per la pubblicità contro l’omofobia. È assurdo che l’abbiano accusata di propagandare l’ideologia gay. Combattere l’omofobia non vuol dire favorirne l’ideologia. Insomma, non sono anch’essi nostri fratelli? Gesù non ci ha insegnato ad amare tutti, e a non discriminare nessuno? Ci tengo a sottolineare che non sono a favore dei matrimoni e delle adozioni gay. Qualche anno fa, per il mio compleanno, diedi una festa. Tra gli invitati c’era un mio amico gay. Quando si avvicinava al tavolo per servirsi, un altro invitato omofobo si scansava e non prendeva più cibo dallo stesso vassoio. Quel ragazzo gay si è sentito discriminato per tutta la serata.

M.A.

Solo chi non ci legge o chi è davvero in malafede – e ce ne sono tanti – può accusarci di propagandare l’ideologia gay. E scambiare la condanna dell’omofobia, che dovrebbe essere un sentimento da tutti condiviso, soprattutto dai cristiani, come un cedimento alla morale e alla dottrina della Chiesa. Nessuno può essere fatto oggetto di intolleranza, fino alla violenza fisica e psicologica per la sua tendenza. Il rispetto incondizionato alla persona, etero o omosessuale, è un punto da cui non si può prescindere. Ciò non vuol dire che «l’omosessualità non è altro che una modalità sessuale tra le tante», come ha scritto il teologo Lorenzetti, o riconoscere il diritto di sposarsi e adottare bambini da parte degli omosessuali.

Pubblicato il 28 febbraio 2013 - Commenti (8)
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