01/06/2011
Non c’è un manuale per la corretta educazione di un figlio. Non si può
“impostare il programma” come si fa con un elettrodomestico e lasciarlo
alla sua crescita naturale. Un bambino va seguito giorno per giorno, con
attenzione continua e disponibilità al cambiamento.
Fonte: Feltrinelli
Siamo però una
società che ignora e trascura gli affetti.
A partire da questa
constatazione l’autrice, in una narrazione ironica e aneddotica ma
insieme di grande rigore intellettuale, descrive le tappe della
maturazione affettiva dell’individuo e propone una riflessione
sull’origine di una disattenzione filosofica e scientifica che può avere
conseguenze gravi per il futuro della nostra società.
La risposta ai
bisogni affettivi di base è infatti una condizione biologica ineludibile
per la sopravvivenza della specie: l’averlo trascurato si riflette non
solo nella sofferenza psichica dilagante ma anche nelle difficoltà che
sempre di più accompagnano la maternità.
La psicologia, attenta alla
qualità affettiva dell’ambiente in cui nasce e cresce il bambino, può
collaborare in modo diverso e originale ad assistere genitori, operatori
sanitari, insegnanti non solo e non tanto per curare, ma soprattutto
per diffondere l’affettività negata come valore da spendere per salvare e
cambiare il mondo.