14
set
Premessa numero 1: quando parliamo di flessibilità non intendiamo mai la precarietà, un fenomeno tutto italiano che tutti quanti ci auguriamo finisca presto.
Premessa numero 2: quando ho letto questo articolo ho pensato che, anche in Italia, a volte succede la stessa cosa.
Il titolo dell'articolo di cui sto per parlarvi è molto interessante: "
Chi vuole la flessibilità? Gli uomini". In questo articolo la columnist di
BNet afferma che alla domanda: "Sareste disposti a decurtare di un 10% il vostro stipendio in cambio di flessibilità oraria sul posto di lavoro?", a rispondere affermativamente sono stati più gli uomini delle donne. Il 12% degli uomini ha risposto affermativamente, contro il 6% delle donne.
Certo, non sono grandi numeri. Ma la proporzione tra uomini e donne è abbastanza sorprendente, anche se consideriamo il fatto che gli uomini guadagnano mediamente più delle donne. L'editorialista di BNet si pone però una domanda ancora più radicale: perché pensare la flessibilità solo in termini di meno presenza in ufficio, e quindi stipendio minore, e non pensare la flessibilità come opportunità di lavorare anche da casa o secondo orari non standard, dove possibile? E questa è un'opportunità per tutti, uomini o donne.
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14 settembre 2011 - Commenti
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07
set
Oggi alle 17:30 in P.zza Cavour, ad Ancona, presenterò il libro Artefici del nostro destino di Nuria Chinchilla, alla libreria Tobia. L'edizione italiana del testo è stata curata dalla Fondazione Marco Vigorelli.
Insieme a me, discuteranno di conciliazione famiglia-lavoro Lidia Borzì (ACLI) e Tina Leonzi (MOICA): prevedo che la discussione sarà interessante! Parleremo di scelte personali, modi differenti di conciliare famiglia e lavoro, giovani donne, precarietà. Siete (ovviamente) tutti invitati.
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07 settembre 2011 - Commenti
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25
ago
Il SIDEF - Sindacato delle Famiglie ha lanciato sul suo sito web un questionario rivolto a tutte le famiglie: si tratta di un questionario per conoscere i bisogni delle famiglie in tema di conciliazione famiglia-lavoro. Il questionario (davvero breve) deve essere compilato da un solo membro della famiglia.
Con i risultati raccolti, l'associazione intende elaborare e promuovere una proposta politica specifica sul tema della conciliazione famiglia-lavoro.
Per rispondere, andate
qui.
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25 agosto 2011 - Commenti
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14
mar
Lo scorso 7 Marzo è stato firmato da tutti i partecipanti al tavolo di lavoro indetto dal Ministro Sacconi il testo del documento "Azioni a sostegno delle Politiche di conciliazione tra famiglia e lavoro".
Nel documento si riconosce che "il miglior bilanciamento possibile del tempo lavorativo e del tempo familiare o di cura è un contributo importante per un benessere durevole, per una crescita economica sostenibile e per la coesione sociale". A partire da queste premesse, e da un'analisi delle possibili buone prassi aziendali che permettano di raggiungere tale bilanciamento, il documento intende promuovere una nuova cultura del lavoro family-friendly.
I firmatari del documento si impegnano dunque a promuovere una sistematizzazione e una diffusione delle buone prassi aziendali di conciliazione famiglia-lavoro. Per far questo, il Ministro, in accordo con le parti sociali, si assume il compito di individuare e promuovere, attraverso un tavolo tecnico e nel giro di 90 giorni, quali buone pratiche possano considerarsi family-friendly e possano quindi essere immediatamente proposte e incentivate.
Inoltre, entro un anno dalla conclusione dei lavori del tavolo tecnico, le parti firmatarie si impegnano a una verifica congiunta della diffusione delle buone prassi.
Tra i firmatari del documento, per la prima volta, anche il Forum delle Associazioni Familiari. Sul sito del Forum (e precisamente
qui) trovate il testo del documento approvato.
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14 marzo 2011 - Commenti
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