In montagna vincono sconti e last minute

Il calo delle prenotazioni ha costretto a un abbassamento dei prezzi

29/12/2011

La crisi economica si vede anche sulle piste da sci. Ancora posti liberi negli alberghi, calo delle prenotazioni soprattutto nelle case vacanza dove si possono trovare sconti che superano anche il 30%. Rispetto allo scorso anno, secondo quanto rivela una ricerca di lmmobiliare.it, si è avuto un calo del 23% sulle prenotazioni di lungo periodo: le vacanze di due settimane, che spingevano molti turisti a optare per l’affitto di una casa anziché per l’albergo, sono crollate. In prevalenza la settimana bianca si fa dopo Capodanno e i prezzi di mercato sono scesi di almeno il 3,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Carlo Giordano, amministratore delegato di immobiliare.it, spiega che l’aumento dei prezzi generalizzati scoraggia le partenze: «Lo scenario di incertezza economica, con vacanze di Natale strutturalmente più care anche a causa dei costi crescenti di trasporti–benzine- autostrade, dell’abbonamento giornaliero per lo sci e delle cene fuori casa, ci ha fatto ripensare a come trascorriamo le vacanze invernali. Spesso è difficile parlare di settimana di vacanza e ci si limita a tre o quattro giorni a cavallo di Capodanno. E chiaramente cercando di risparmiare».


La formula last minute è quella preferita dalla maggior parte degli sciatori: meta più gettonata in Valle d’Aosta è La Thuile, la località che applica gli sconti maggiori per la settimana di Capodanno (590 € per un appartamento da 4 posti letto; -31% rispetto a prima di Natale), mentre in Piemonte gli affari migliori si possono fare a Bardonecchia (470€ ; -25%). In Lombardia il ribasso medio per il last minute è del 27%, ma a Livigno si arriva anche a superare il 30% (590 €). Prezzi al ribasso anche nella lussuosa Cortina d’Ampezzo, anche se con sconti più contenuti: se in Veneto  arrivano massimo al 20%, Cortina si ferma a un -16%, rimanendo comunque cara (1.990€ a settimana per quattro persone). Anche in Friuli Venezia Giulia si applicano ribassi medi del 20%, mentre in Alto Adige il turismo sciistico sembra tenere meglio: qui gli sconti non superano il 19% (Val di Fiemme). Discorso opposto per il Trentino dove si applica uno sconto medio del 31% e in alcune località, Canazei, ad esempio, si arriva addirittura al 35%. Appena meglio a Madonna di Campiglio (34%). Per chi va all’estero. Non dappertutto però i prezzi sono calati. Secondo una ricerca del portale turistico Trivago.it, per Capodanno si registrano aumenti in media del 60 per cento dei listini alberghieri nelle principali destinazioni europee, con città come Venezia che vantano il tutto esaurito. Buono l’andamento delle prenotazioni per le capitali del nord e dell’est Europa, Edimburgo e Praga su tutte, ma c’è anche chi va controcorrente come Atene: «Capodanno verso il tutto esaurito per molte capitali del nord e dell’est Europa – spiega Stefano Manzi, manager di Trivago.it - Edimburgo e Praga su tutte. Andamento sottotono per molte destinazioni mediterranee, in flessione la Spagna nonostante Barcellona sia sempre la meta preferita dai giovani. Situazione piuttosto delicata ad Atene dove la recessione interna impatta negativamente sul mercato turistico».

Eleonora Della Ratta
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