Italia campione del mondo nel fotovoltaico

La potenza entrata in esercizio a fine 2011 potrebbe essere più alta di quella di qualunque altro Paese

14/10/2011

Cambia il mix di fonti rinnovabili utilizzate nella produzione di energia elettrica: aumentano l’eolico e le bioenergie, ma in termini relativi la crescita più consistente riguarda il solare fotovoltaico. È quanto emerge dall’area Research di banca Monte dei Paschi di Siena.

Nel dettaglio, nei primi 9 mesi dell’anno risultano entrati in esercizio quasi 117mila impianti di fotovoltaico, per una potenza allacciata superiore ai 7 Gw (più del doppio di tutto il 2010). E secondo il Gestore dei servizi energetici la potenza fotovoltaica installata a fine 2011 potrebbe raggiungere i 12 Gw e il numero di impianti salire a 350 mila unità. In questo modo, l’Italia si porterebbe al primo posto nella graduatoria mondiale della potenza entrata in esercizio nel 2011.

Il ritmo di crescita è trainato dagli incentivi e dalle agevolazioni contenute nel Conto Energia, differenziate per tipologia di impianto solare e per data di attivazione dell’impianto.  

Nella ricerca gli analisti di Mps evidenziano che investire nel fotovoltaico offre un rendimento intorno al 5 per cento in termini reali, con un vantaggio economico maggiore se l’intervento viene effettuato entro la fine dell’anno. Per esempio, nel caso di un impianto domestico con scambio sul posto (compensazione tra i valori dell'energia elettrica prodotta e quella prelevata), se si realizza l’investimento a ottobre 2011 l’investimento viene ammortizzato totalmente in 14 anni, mentre chi rinvierà al 2012 dovrà aspettare un anno in più per rientrare del capitale.

Nell’analisi effettuata emerge inoltre come il rendimento sia influenzato anche dalla posizione dell’impianto. A parità di caratteristiche tecniche, infatti, gli impianti fotovoltaici hanno una resa migliore al Sud, che può godere di un periodo più prolungato di sole. Al Nord prevalgono i piccoli impianti su tetti a carattere familiare scambio sul posto, mentre al Sud prevalgono i grandi impianti.  

Ipotizzando un investimento di 20 mila euro, al Nord l’investimento sarà ripagato in 15 anni e avrà un tasso interno di rendimento del 4,84 per cento, mentre al Sud il tempo necessario si riduce a 11 anni e il tasso sale al 7,83 per cento.

Nonostante il vantaggio competitivo del meridione, resta preponderante il ruolo del Nord nei pannelli fotovoltaici. Secondo i dati del Gse, infatti, alla fine del 2010 nel Nord si trovava circa il 58 per cento delle installazioni, mentre nel Sud il 25 per cento. La Lombardia è la regione con il maggior numero di impianti ma, in termini di potenza installata, il primato spetta alla Puglia.

L’analisi prende anche in considerazione i rendimenti economici di diverse tipologie di impianti assistiti da finanziamenti bancari. Nonostante il costo del finanziamento, il tasso reale a 30 anni è di circa il 4 per cento per gli impianti domestici, di circa il 3 per cento per i grandi impianti (al lordo della tassazione sul reddito).

Marco Ratti
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