Banche: prestiti ai clienti peggiori

I principali clienti ottengono quasi l’80% dei prestiti, ma provocano il 78% delle “sofferenze”. C’è un conflitto d'interessi che danneggia piccole e medie imprese.

03/10/2011

Quasi l’80% dei prestiti bancari va alle grandi imprese che, benché siano ridotte numericamente al lumicino, possono contare su un rapporto privilegiato nei confronti degli istituti di credito. La denuncia è della CGIA di Mestre che fa notare come questi prestiti non vadano a un numero ristretto di clienti più solvibili degli altri perché «la quota di insolvenza dei maggiori affidati è pari al 78,6%. Insomma, nei rapporti tra banche ed imprese tutto è paradossalmente capovolto: chi riceve la stragrande maggioranza dei soldi presenta livelli di affidabilità bassissimi. Per contro, chi dimostra di essere un buon pagatore riceve le briciole. Sembra la conferma di un vecchio detto che circola nel mondo della finanza: «Se devi diecimila euro a una banca hai un problema, se devi un milione il problema è della banca».  

Secondo l’Ufficio studi della CGIA di Mestre,  il primo 10% degli affidati riceve il 78,8% del totale dei prestiti erogati dalle banche. Prestiti che tecnicamente sono definiti come finanziamenti per cassa, tipologia che copre l’86% del totale dei finanziamenti erogati dal sistema bancario italiano. Peccato che questa grande generosità rivolta alle grandi imprese non sia ricambiata. Infatti, le sofferenze a carico di questi clienti così privilegiati (sempre il primo 10% degli affidati) è pari al 78,6% del totale. Insomma, pur non essendo dei buoni pagatori, le banche continuano a premiarli.   

Secondo Giuseppe Bortolussi, segretario della CGIA di Mestre: «Questo 10% di maggiori affidati sono quasi esclusivamente grandi società o gruppi industriali. E visto che il trend delle sofferenze a carico dei maggiori affidati degli ultimi anni è passato dal 72,8% del 2000 al 78,8% del primo trimestre di quest’anno, possiamo dire che le banche italiane ormai sono molto condizionate dalle grandi imprese. Non vorremmo che questa anomalia fosse dovuta al fatto che nella grande maggioranza dei casi nei Consigli di Amministrazione dei più importanti istituti di credito italiani sono presenti proprio questi grandi imprenditori o manager a loro molto vicini”.  

Al 31 marzo 2011,  l’ammontare dei prestiti erogati alle imprese era pari a 1.393,6 mld di euro. Di questi, ben 1.098,1 mld di euro sono stati stanziati al primo 10% degli affidati. Per contro, la quota delle sofferenze totali sui finanziamenti per cassa, effettivamente erogati dal sistema bancario italiano, era pari a 79,7 miliardi di euro. Di questi, il 78,6% (pari a 62,6 miliardi di euro) era in capo al primo 10% dei maggiori affidati. A livello territoriale (vedi tabelle allegate) la parte del leone la fanno i gruppi industriali e le  grandi imprese milanesi. Il 92,2% dei finanziamenti erogati alle aziende della provincia, finisce nelle casse del primo 10% degli affidati.

P.M.G.
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Postato da DOR1955 il 06/10/2011 08:45

E' la stessa "filosofia" adottato dal fisco italiano (che siano conniventi con le banche?); se devi 1.000 o 10.000 Euro perchè non sei riuscito, se non ce la fai a pagare ti "stritolano", se invece devi milioni di Euro (lista Falciani docet) ti "invitano" a pagare, se non lo fai, ti accordono lo sconto, se ancora non lo fai (naturalmente ti sei premunito di trovarti buoni avvocati per portare avanti la storia) ti riducono ancora il valore di quanto dovuto e se accetti, lo puoi rateizzare in "365" anni a tasso di interesse legale. Nel frattempo interviene un qualche condono o una prescrizione e i tuoi milioni sono salvi. Nello stesso momento, quello che ha dovuto pagare (subito) i 1000 o 10000 Euro ha fatto un mutuo al 18,95% e per i prossimi 10 anni dovrà mangiare la classica "polenta e cipolla". Giustizia fiscale di uno stato democratico moderno!

Postato da dino avanzi il 05/10/2011 19:25

E' la politica!!

Postato da vimicie il 05/10/2011 00:13

E lo state scoprendo ora?! Quando hanno fatto la moratoria dei mutui credete che l'abbiano fatto per i piccolini? L'hanno fatto per se stesse, altrimenti diventavano "incagli" i più grossi, e come avete scritto il problema sarebbe stato non di chi doveva 10.000, ma che doveva riprendere 1.000.000

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