Crollo delle assunzioni per gli stranieri

In un anno sono diminuite del 23,6 per cento. Tengono le imprese di costruzione e le aree del Centro e Nord Italia

14/09/2011

La crisi colpisce anche gli stranieri che lavorano nel nostro Paese. Secondo uno studio della Fondazione Leone Moressa, infatti, nel 2011 saranno 138 mila le nuove assunzioni di stranieri nelle aziende italiane, ben il 23,6 per cento in meno rispetto al 2010 e pari al 16,3 per cento delle assunzioni complessive.

A cercare manodopera proveniente da altri Paesi sono soprattutto le imprese sopra i 50 dipendenti (40,1%) e, in particolare, quelle attive nelle costruzioni (18,2 per cento), richiedendo operai specializzati (26,9 per cento). Mantova, Parma e Ravenna sono le province con il maggior peso di assunti stranieri rispetto al totale, con incidenze pari, rispettivamente, a 24,5, 23,1 e 21,1 per cento. L’indagine della Fondazione ha analizzato i dati Excelsior-Unioncamere sulle previsioni di assunzione per il 2011.  

Nel 2011 le imprese italiane assumeranno in prevalenza nuova manodopera straniera per ricoprire lavori non stagionali (83 mila unità), mentre per le mansioni a carattere stagionale si tratta di circa 55 mila nuovi posti. Il calo riguarda in modo più marcato i lavori stagionali, dove il peso dei contratti a termine sottoscritti sarà appena il 22% del totale, con un calo del 26,6 per cento rispetto al 2010. D’altra parte, le assunzioni non stagionali di stranieri ricoprono il 13,9% del totale delle assunzioni di questo tipo, mostrando una flessione del 21,6 per cento rispetto all’anno precedente.  

La propensione all’assunzione di manodopera straniera rimane più elevata nelle aree del Nord e del Centro rispetto al Sud: se in Emilia Romagna e in Piemonte l’incidenza dei nuovi assunti stranieri supera il 19% del totale (e in Trentino Alto Adige arriva addirittura al 27 per cento), in Puglia, Sicilia e Sardegna appena una nuova assunzione ogni dieci riguarderà uno straniero.  

La classifica provinciale. A Roma e a Milano verrà assunto il maggior numero di stranieri (7.180 nella capitale e 7.420 nel capoluogo lombardo), soprattutto nel settore dei servizi di pulizia. Seguono le imprese torinesi (con 4.690 nuove assunzioni), impiegate principalmente nel settore delle costruzioni. Ma sono Mantova, Parma e Ravenna le province in cui gli stranieri avranno più probabilità di trovare nuova occupazione rispetto al totale delle nuove assunzioni previste nei singoli territori.

Marco Ratti
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