Il bon ton della tavola di Natale

I consigli per servire i tradizionali piatti del Natale nel modo più corretto ed elegante, suggeriti da due vere esperte di soluzioni per la casa: Titti D'Attoma e Flavia Alfano.

23/12/2011
Nella foto, il panettone artigianale di Maria Marinoni (parte del ricavato va in aiuto alle Cinque Terre e alle zone della Toscana devastata dalle alluvioni).
Nella foto, il panettone artigianale di Maria Marinoni (parte del ricavato va in aiuto alle Cinque Terre e alle zone della Toscana devastata dalle alluvioni).

Nel giorno di Natale e a Capodanno arrivano sulle nostre tavole piatti raffinati, speciali, che a volte ci creano qualche imbarazzo alle casalinghe riguardo al miglior servizio e anche all'etichetta. Qui di seguito vi riportiamo alcuni consigli di bon ton della tavola, proposti da Flavia Alfano e Titty D’Attoma, esperte di trucchi e astuzie facili per risolvere i piccoli problemi domestici. In questi giorni è anche nelle librerie il loro libro "Soluzioni di casa" (Vallardi), una guida illustrata, che fornisce un aiuto pratico, fatto di centinaia di suggerimenti sperimentati, per avere un’abitazione perfetta impiegando poco tempo e spendendo poco. Si rivolge a tutti quelli che amano avere una casa pulita, ordinata e funzionale, ma anche personalizzata ed elegante. Con la loro esperienza maturata anche grazie al loro sito www.soluzionidicasa.it , le autrici regalano uno strumento ideale per le casalinghe già esperte ed esigenti, per le donne che lavorano e hanno poco tempo, per uomini single, per ragazzi e studenti che vanno a vivere da soli e hanno bisogno dei consigli di base.

Cappelletti

I cappelletti in brodo sono il piatto tradizionale del pranzo di Natale delle famiglie italiane: non possono mancare. Ai tempi delle nostre nonne, i cappelletti venivano preparati il 24 dicembre. Ora che cappelletti, agnolotti e tortellini si possono congelare, il giorno del cappelletto cade a volte anche con largo anticipo. Una buona regola da rispettare a tavola quando si consumano in brodo è quella di non soffiare mai né sul piatto né sul cucchiaio anche se il piatto è molto caldo. Si rischierebbe di fare una brutta figura e anche di sporcare la tovaglia .  

Panettone

Il panettone, dolce milanese ormai entrato a Natale case di tutti gli italiani e non solo, si serve in  tavola intero e,  se non è farcito o accompagnato da creme, si può mangiare anche con le mani. 

Pandoro

Dolce tipico di Natale che a differenza del panettone non ha uvetta e canditi, che a molti non piacciono, specie ai bambini. Per rendere più agevole il servizio, va tagliato in 2 o 3 parti in orizzontale prima di fare la fetta verticale.

Spumante

Cosa sarebbe un brindisi di Natale senza le bollicine dello spumante? Per meglio apprezzarlo, vi diciamo che si serve nella flute e che per sorseggiarlo va preso sempre dal gambo del bicchiere e non dal calice,  così non si riscalda con il calore della mano.

Salmone 

E’ tradizione ormai anche da noi di iniziare il pranzo di Natale con un antipasto a base di salmone. Si trova facilmente anche al supermercato confezionato e già  tagliato a fette. Per gustarlo al meglio, la confezione va aperta almeno mezz’ora prima di servirlo a tavola. Essendo un pesce, il bon ton prevede che vada consumato usando la posata da pesce sia per servirlo che per mangiarlo. Aggiungetela quindi a tavola quando apparecchiate a sinistra del piatto, posizionata per prima perché è la prima che andrà usata.

Il caviale va servito freddo, in una ciotola appoggiata su ghiaccio tritato (foto Agroittica).
Il caviale va servito freddo, in una ciotola appoggiata su ghiaccio tritato (foto Agroittica).

Caviale

Avete deciso di servire il caviale nel vostro menu di Natale? Ecco cosa dovete sapere su come servire il dono più prezioso del mare. Il diktat è: servirlo freddo. Ci sono due modi di proporre in tavola il caviale: adagiarlo nel contenitore apposito, il porta caviale, oppure lasciarlo nel suo vasetto.  In entrambi i casi, ricordatevi di appoggiarlo comunque in una ciotola dove avete messo del ghiaccio tritato.  

Torrone

Il torrone, che chiude le cene natalizie, spesso è duro. Perciò è buona regola portarlo a tavola già tagliato a pezzetti, anche irregolari, in modo che a tutti gli ospiti sia più facile servisene.  

Centrotavola

Anche l’occhio vuole la sua parte: dopo aver pensato con cura al menu delle feste, è bene preparare con attenzione anche la tavola perché sia gioiosa, ricca, elegante, secondo lo stile che preferite. Per apparecchiarla bene, oltre a disporre correttamente piatti, bicchieri e posate, si può decorarla con un centro tavola. Realizzato con fiori, candele, frutta, insomma con tutto ciò che vi suggerisce la vostra fantasia, ricordatevi che non deve essere profumato per non disturbare l’aroma e il gusto dei piatti.  Il centro tavola deve anche essere basso per permettere a tutti di vedersi. Anche le candele devono essere posizionate in basso, perché la luce che sale in questo modo verso i volti dei commensali è più romantica e suggestiva. 

Posti a tavola

Tutto è pronto: la tavola è apparecchiata, in cucina i vostri piatti sono cotti, i dolci sono pronti. Ed ecco arrivare gli ospiti. Dopo un bicchiere di aperitivo si va a tavola; chi  deve sedersi e dove? Sarà la padrona di casa a destinare ciascuno al suo posto invitandolo direttamente a sedersi. I padroni di casa siedono ciascuno a capotavola, a destra dell’uomo ci sarà la donna più anziana, la nonna, a destra della donna il nonno. Gli altri si siederanno alternando un uomo ad una donna.

Giusi Galimberti
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