27
nov

Wind Chill, il vento che aumenta il freddo

La temperatura dell’aria misurata dal termometro coincide con quella effettivamente avvertita dal nostro corpo soltanto nel caso in cui l’aria sia poco ventilata.
Però in presenza di vento più o meno intenso, le nostre sensazioni di freddo sono in apparente contrasto con letture del termometro.
Il motivo? Un vento che superi appena i 10 km all’ora riesce a rimuovere la sottile pellicola di aria tiepida, a temperatura quasi corporea, a contatto con la nostra pelle - una specie di cuscinetto che ci isola dall’ambiente - sostituendola con l’aria esterna, decisamente più fredda.
Ecco perché le giornate ventose ci sembrano più fredde di quelle con calma di vento, anche se il termometro segna la stessa temperatura.

La sensazione di freddo da parte del corpo per effetto del vento è un fenomeno noto come wind chill.
Ad esempio, con una temperatura termometrica di zero gradi e un debole vento di 10 km all’ora, il corpo avverte, in genere, una temperatura di 2 gradi circa sotto zero. Se poi il vento soffia a 30 km all’ora, la temperatura avvertita è addirittura di 15 gradi sotto zero.
Ecco perché in montagna, con temperature prossime a zero e venti intensi - cosa abbastanza frequente in inverno a quote superiori a 1000 metri - si rischia spesso l’assideramento. Consigli: quando soffiano venti gelidi, munirsi sempre di guanti, sciarpa e cappello per coprire le parti più esposte del corpo. Per stimare la temperata tura effettiva in presenza di vento, potete impiegare la tabella allegata.

Pubblicato il 27 novembre 2012 - Commenti (0)
16
mag

Dal caldo al freddo

 
          Il brusco balzo all’indietro del tempo

Nella seconda parte della scorsa settimana abbiamo vissuto un vero e proprio anticipo d’estate, in particolare fra venerdì e sabato, quando abbiamo goduto di giornate ovunque belle e soleggiate, condite da temperature pomeridiane quasi ovunque comprese fra 25 e 30 gradi, con punte addirittura fino a 31-32 gradi. Ma poi, all’improvviso, tra la fine di sabato e la giornata di domenica, sole e caldo hanno lasciato il posto a temporali, fresco e vento. Anche i satelliti meteorologici hanno fotografato, in questa immagine, il fronte di aria fredda atlantica che nelle prime ore di domenica ha scatenato numerosi intensi temporali sulle pianure del Nord. Ma ancor più delle piogge, a tratti forti, protagonista della giornata di domenica è stato soprattutto il crollo delle temperature, con le massime (cioè le temperature delle ore più calde) che da un giorno all’altro sono scese anche di 16-18 gradi.

Le correnti decisamente fresche che accompagnavano la perturbazione infatti in poche ore hanno spazzato via il caldo dal sapore estivo, e la colonnina di mercurio dei termometri in molte città è tornata a segnare temperature da inizio primavera: in particolare a Bologna la massima è crollata dai 32 gradi di sabato ai 14 di domenica, a Milano si è passati dai 30 di sabato ai 16 di domenica e a Venezia i 26 gradi di sabato sono stati sostituiti dai decisamente più freschi 13 gradi di domenica. Insomma, un energico scossone che almeno al Nord ci ha riportato, in un solo giorno, da temperature tipiche di inizio luglio (e quindi piena estate) a valori tipici del mese di marzo.

Pubblicato il 16 maggio 2012 - Commenti (0)
18
apr

Brucia la Florida



Vasti incendi nel cuore dello stato
Durante gran parte della scorsa settimana furiosi incendi hanno imperversato lungo il confine tra gli stati di Florida e Georgia, facendo bruciare quasi 10000 ettari (100 chilometri quadrati) di aree boschive e terreni incolti. Gli incendi sono stati innescati dai fulmini caduti sulla regione lo scorso 6 aprile in seguito al passaggio di una intensa perturbazione che è stata accompagnata da violenti temporali, ma in realtà a favorire la veloce ed estesa diffusione delle fiamme è stata la perdurante penuria di piogge degli ultimi mesi: la vegetazione difatti si presenta tutt’ora più asciutta e secca del normale, e quindi più vulnerabile allo sviluppo di eventuali incendi.

Per di più venti intensi e asciutti hanno spazzato questa regione per gran parte della scorsa settimana, favorendo la diffusione delle fiamme e rendendo più difficile il contenimento dei diversi focolai da parte dei vigili del fuoco. L’immagine in particolare è stata raccolta lo scorso 10 aprile dai sofisticati strumenti a bordo dei satelliti della NASA e mostra, chiaramente visibile anche dallo Spazio, l’enorme nuvola di fumo sprigionata dai vasti incendi nel nord della Florida. Purtroppo anche in questo inizio di settimana, con le piogge più abbondanti che cadranno lontane dalla Florida, rimarrà elevato il rischio che si sviluppino sulla regione furiosi incendi.

Pubblicato il 18 aprile 2012 - Commenti (0)
12
apr

Fine settimana con piogge diffuse, insistenti

Questo fine settimana sarà fortemente piovoso a causa di due profondi vortici di bassa pressione: uno domani, centrato sulla Sardegna ma che poi sabato si sposterà sul Meridione; un secondo vortice di bassa pressione in formazione domenica sul Ligure. Temperature al di sotto della media al Centronord e Sardegna; nella media invece al Sud . Venerdì forti venti di Scirocco ovunque; sabato forte maestrale sulle Isole maggiori; domenica ventoso al Sud per venti di Libeccio; lunedì ancora ventoso su tutto il Meridione.

Ma ecco in dettaglio il tempo che farà, secondo le proiezioni del Centro www.meteogiuliacci.it

Venerdì 13

Piogge diffuse su tutta l’Italia, anche forti su Sardegna, Basso Lazio. Temporali sulla Calabria; nevicate su Alpi occidentali, Val d’Aosta, Alto Adige oltre 1300m.

Sabato 14
Piogge diffuse ovunque, tranne il Ponente ligure. Temporali su Salento, Sud Sardegna; rovesci su Nord Sicilia, Calabria (qui forti) ; neve su Alpi occidentali e Val d’Aosta oltre 1000 metri.

Domenica 15
Piogge ovunque, tranne Liguria, coste Abruzzo-Molise, Puglia, Materano, Sud Sicilia; neve su Alpi centro-occidentali e Alto Adige oltre 1300m; temporali su Nord Sardegna. Dal pomeriggio migliora su Toscana, Umbria, Marche. Nella sera migliora ovunque tranne Alpi e Venezie. Nella sera piogge intense su Lazio e Campania.

Lunedì 16
Piogge ovunque tranne Alpi centro-orientali, Venezia, Sudest Sicilia; nevicate su Alpi occidentali e Val d’Aosta. Forti piogge nel Salento. Nella sera migliora su gran parte del Centronord.

Pubblicato il 12 aprile 2012 - Commenti (0)
14
ott

L’autunno ora mostra i muscoli

Nell'immagine, le correnti fredde ( in blu) che tra venerdì e sabato si riverseranno dai Balcani verso l’Adriatico.
Nell'immagine, le correnti fredde ( in blu) che tra venerdì e sabato si riverseranno dai Balcani verso l’Adriatico.

Torna  definitivamente il fresco. Fino a 3-4 giorni circolavano voci ricorrenti circa un imminente ritorno di un’altra ondata di caldo dal sapore estivo, voci che, alla fine, si sono rivelate un flop.  E questo perche tali previsioni, più che il frutto  delle più recenti proiezioni dei modelli fisico-matematici più accreditati - come il modello europeo ECMWF (European Center  for Medium Weather Forecast) e il modello americano GFS (General  Forecast System) -  erano  il maldestro tentativo di una o più centri meteorologici di fare audience a tutti i costi.

E’ pur vero che  dopo la rinfrescata  portata sulla penisola dalla perturbazione giunta tra venerdì 7 e sabato 8 ottobre, le temperature sono tornate a risalire tra martedì e mercoledì appena passati, mantenendosi  però su valori massimi per lo più inferiori a 27 gradi. Per di più il rialzo termico, come previsto, è stato di brevissima durata  tanto che già ieri, giovedì 13,  una perturbazione atlantica , dopo avere raggiunto i Balcani, si è riversata sull’Italia con fresche correnti nord orientali, le quali porteranno un nuovo sensibile calo  delle temperature, con apice  tra sabato  e domenica prossimi. Il freddo sulle regioni adriatiche sarà reso più pungente dagli attivi venti di Bora. La perturbazione porterà anche rovesci, da venerdì 14 a domenica 16, sulle estreme regioni meridionali.

Ma ecco in dettaglio il tempo  fino lunedì 17 ottobre.

Venerdì 14: un po’ di nubi al Nordovest, Marche, Umbria, Bassa Toscana  e al Sud; sereno al Centro e sulla Sardegna; rovesci e qualche temporale su Alpi Marittime, Molise, Salento, Lucania, Campania, Calabria,  Sicilia est e Sud Sardegna, forti dalla sera su Salento, Messinese.  Nella sera ancora rovesci su bassa Calabria, Sicilia. Fori venti nord orientali su tutti i mari. Temperature in sensibile calo su regioni adriatiche e Valpadana.

Sabato 15: un po’ di nubi su Abruzzo, Salento Calabria, Sicilia; qualche rovescio su Salento, Bassa Calabria, Sicilia; ancora forti venti nord orientali sui mari. Un po’ freddo ovunque, con valori massimi per lo più inferiori a 21 gradi.

Domenica 16: un po’ di nubi solo su regioni ioniche, rilievi campani-lucani; molte nubi su Sardegna; bello  soleggiato sul resto d’Italia; qualche rovescio pomeridiano solo su Bassa Calabria; ancora ventoso per venti da nordest sui mari  del Sud. Ancora un po’ freddo ovunque con massime in genere ancora  inferiori  a21 gradi.

Lunedì 17: un po’ di nubi solo su Lazio, Est Sicilia. Soleggiato sul resto d’Italia. Venti ancora nord orientali ma deboli. Temperature in rialzo ma ovunque gradevoli.

Pubblicato il 14 ottobre 2011 - Commenti (0)
07
ott

Venerdì arriva l'autunno. Stop al caldo estivo

L’aria fredda Nord Atlantica ( in blu) nel  primo pomeriggio di venerdì, dopo aver raggiunto le Alpi, nel pomeriggio di venerdì inizia a propagarsi in parte verso l’Alto Adriatico, in parte verso il Mar di Corsica e in, parte, scavalca le Alpi,  giungendo su Piemonte e Lombardia.
L’aria fredda Nord Atlantica ( in blu) nel primo pomeriggio di venerdì, dopo aver raggiunto le Alpi, nel pomeriggio di venerdì inizia a propagarsi in parte verso l’Alto Adriatico, in parte verso il Mar di Corsica e in, parte, scavalca le Alpi, giungendo su Piemonte e Lombardia.

L’autunno sta per mettere fine in maniera definitiva al tempo bello e soleggiato ma anche al caldo anomalo estivo che insistono sulla penisola quasi ininterrottamente da più di 2 mesi Infatti alla fine di giovedì 6 ottobre un intenso ed esteso nucleo di aria fredda proveniente dalla Groenlandia si porterà a ridosso delle Alpi per poi propagarsi, tra venerdì 7 e sabato 8 ottobre, a tutta l’Italia.
Il nucleo di aria fredda sarà accompagnato, oltre che da rovesci e temporali, anche da forti venti su tutti i mari e persino da nevicate oltre 1000 metri in prossimità delle Alpi di confine.
Ma il dato di maggiore rilievo sarà il brusco e sensibile calo delle temperature fino a sconfinare nel freddo, specie nella giornata del 9 ottobre.
Poi le temperature torneranno a salire un po’, mantenendosi però su freschi valori autunnali .
Ma ecco in dettaglio il tempo previsto sulla penisola da venerdì 7 a lunedì 10 ottobre.

Venerdì 7: al mattino rasserena su regioni di Nordovest per l’arrivo di venti di Fohen; sereno al mattino anche su Abruzzo, Molise, Puglia, regioni ioniche; nubi sul resto d’Italia con rovesci e temporali su Est Lombardia, Venezie, Emilia, Romagna, regioni tirreniche, Marche, Umbria, Ovest Sardegna, Trapanese. Al pomeriggio rovesci e temporali su Friuli, Venezia Giulia, Marche, Abruzzo, Molise, Umbria, Lazio, Campania, Calabria tirrenica e Nord Sicilia. Nella sera rovesci su Abruzzo, Molise, Foggiano, Campania, Calabria tirrenica, Ovest Sicilia, Val d’Aosta. Nevicate sulle Alpi di Confine e Alto Adige oltre 1200 metri. Ventoso su quasi tutti i mari.

Sabato 8:
sereno su quasi tutto il Centronord; rovesci e temporali al mattino e pomeriggio su Medio-bassa Puglia, Lucania, Salernitano, Calabria e Sicilia; deboli nevicate sulle Alpi di confine; ventoso su tutti i mari per venti settentrionali.

Domenica 9:
nubi su medio Adriatico e al Sud; sereno sulle altre regioni. Rovesci su Marche, Abruzzo, Puglia, Bassa Calabria, Lucania, Nord Sicilia. Nevicate su Alto Adige oltre 1200 metri. Freddo al mattino al Centronord. Forte Maestrale su quasi tutti mari. Sensibile ulteriore calo delle temperature tranne le regioni di Nordovest.

Lunedì 10: nubi su Medio Adriatico, Dolomiti e Venezie, ma senza piogge. Sereno sulle altre regioni. Ventoso sui mari del Sud e sulle Isole per venti settentrionali.

Pubblicato il 07 ottobre 2011 - Commenti (0)
26
lug

Prevedere la temperatura locale

Diventa metereologo

    Vento e temperatura

    Con venti superiori a 4-5 metri al secondo l’aria subisce un forte rimescolamento verticale tra gli strati adiacenti il suolo e quelli superiori cosicché, di giorno, l’aria calda a contatto del suolo surriscaldato viene ben rimescolata con quella meno calda delle prime centinaia di metri. Di conseguenza la temperatura massima tende ad assumere valori più bassi rispetto alle condizioni di calma di vento.

    Analogamente di notte i venti moderati o forti tendono a rimescolare l’aria più fredda prossima al suolo – perché ha dovuto cedere calore al suolo che si è raffreddato per primo per irraggiamento - con quella più calda oltre 100-200 metri di quota, cosicché la temperatura minima tende ad essere più elevata rispetto alle situazioni con venti deboli.

    Anche le brezze che tra maggio e ottobre soffiano lungo le coste influenzano la temperatura. In particolare le brezze di mare quando raggiungono la coste portano aria più fresca e pertanto, al loro arrivo, la temperatura seguita, sì, ad aumentare ma un po’ più lentamente. L’effetto si propaga poi verso l’interno, alla velocità di 10 km circa all’ora e fino a 20-25 km dalla costa. Questo significa che l’effetto refrigerio arriva nelle zone più interne intorno alle ore 12-13 del mattino.

    Alte pressioni e temperatura

    Le alte pressioni, oltre a favorire condizioni di cielo sereno, tendono a far aumentare anche il valore sia della temperatura massima che di quella minima, rispetto alle situazioni nella quali è invece presente in loco cielo sereno ma anche senza un’alta pressione. Infatti nella alte pressioni sono sempre presenti lenti moti discendenti (subsidenza), dell’ordine di 2-3 cm al secondo, e che trascinano l’aria posta a 8-10 km di altezza ( ovvero introno 200-300 hPa) verso il suolo (ovvero verso pressioni intorno 1000 hPa). In questa lenta discesa l’aria è quindi costretta a muoversi da pressioni minori a pressioni maggiori. La conseguente compressione provoca nella particella d’aria che giunge al suolo un surriscaldamento che si aggiunge a quello comunicata dal suolo alla massa d’aria attraverso la convezione, la turbolenza e l’irraggiamento.

Pubblicato il 26 luglio 2011 - Commenti (0)

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Autore del blog

Il meteo di Giuliacci

Col. Mario Giuliacci

Mario Giuliacci è un meteorologo, personaggio televisivo e colonnello italiano. È laureato all'Università La Sapienza di Roma. È autore di diversi libri sulla meteorologia. Attualmente cura su LA7 la rubrica del meteo per il fine settimana.

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