Come un bel film, da rifugiati a cittadini

Il 20 giugno è la Giornata mondiale del rifugiato. La Fondazione Mondo Digitale di Roma la celebra con un convegno, una partita di calcio e i risultati del progetto "Ricominciodatre"..

18/06/2011
Fharia, 23 anni, somala, è una dei sei rifugiati del Centro Enea coinvolti nel progetto "Ricominciodatre"
Fharia, 23 anni, somala, è una dei sei rifugiati del Centro Enea coinvolti nel progetto "Ricominciodatre"

Avere vent'anni ed essere un afghano a Roma significa avere già vissuto molte vite. Vuol dire essere, come Dawood, un rifugiato e avere già svolto tanti lavori, dal citofonista a pasticcere. Ma quest'anno Dawood celebra il 20 giugno, la Giornata mondiale del rifugiato promossa dall'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, con un nuovo bagaglio per lui preziosissimo: la formazione in web design e montaggio audio-video e la frequenza a corsi di registrazione e montaggio. Perché per Dawood (sua la foto della "copertina" di questo articolo) il cinema è sempre stato la grande passione della vita e prepararsi a lavorare nel mondo dei film è la realizzazione di un grande sogno: «Studio anche quando torno al Centro Enea per i rifugiati, mi piacciono tantissimo queste cose: cinema, web, fotografia».

Dawood è uno dei sei ospiti del Centro Enea di Roma che la Fondazione Mondo Digitale ha coinvolto in un progetto pilota, "Ricominciodatre", destinato ad aumentarne l'autonomia in un Paese per loro nuovo come l'Italia e a favorirne l'inserimento al lavoro. Cinque uomini e una donna di giovane età sono così tornati sui banchi di scuola o hanno fatto stage di lavoro, hanno seguito laboratori di lingua italiana e ottenuto il patentino per la guida di un ciclomotore. Sono stati selezionati in base al loro profilo, e anche alle qualità di leader naturali all'interno del Centro Enea per i rifugiati: il loro esempio positivo sarà uno sprone per altri ospiti, così come il successo del progetto pilota permetterà di replicare con altri un cammino già sperimentato.

  Gli esempi di Dawood, di Adel, trentenne sudanese che sta diventando esperto di assistenza fiscale, della ventitrenne somala Farhia che studia la "cross medialità" e dei loro tre compagni saranno illustrate dai protagonisti stessi proprio il 20 giugno a Roma, nel corso della tavola rotonda "Accoglienza integrata: scuola, territorio, lavoro".  Dalle 15 il direttore scientifico della Fondazione Mondo Digitale, Alfonso Molina, ed esponenti di scuole ed enti che hanno partecipato a "Ricominciodatre" illustreranno gli snodi e le finalità del progetto pilota. La sede del convegno sarà l'Istituto Santa Maria, in via Manzoni 5 a Roma; alla conclusione, verso le 17, una partita di calcio senza frontiere chiuderà in modo simbolico la giornata e il progetto. Presso il Centro sportivo dell'Istituto si sfideranno infatti gli ospiti delle strutture di accoglienza per rifugiati Centro Enea e Pietralata (originari di Somalia, Afghanistan, Etiopia, Guinea e Sudan) e i rappresentanti di scuole, aziende e organizzazioni che hanno partecipato al progetto.

Rosanna Biffi
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