Fare il bene e farlo bene

Nel segno di san Leonardo Murialdo, Engim internazionale è storicamente schierata dalla parte dei giovani e dei più indifesi. La parola a una volontaria

Nella terra de la Frontera

30/10/2012

Rosario de la Frontera, provincia di Salta, Argentina. È qui, a circa 1.200 chilometri a nord-ovest di Buenos Aires, nella "Città delle terme", che centinaia di turisti, ogni giorno, ogni anno, affollano le piscine naturali per godere degli effetti terapeutici di sorgenti uniche e preziose. L'altra faccia di Rosario, però, racconta una realtà diversa, ben lontana dagli alberghi di lusso e dalle spa: la disoccupazione tocca punta altissime portando con sé gli inevitabili problemi tipici di quei contesti in cui, soprattutto i giovani che qui sono la maggior parte della popolazione, perdono troppo presto la speranza di un futuro migliore. Notevole il gap fra la popolazione più abbiente e quella che non dispone dei mezzi minimi per la propria sopravvivenza e vive in condizioni di esclusione e povertà. Tutta la terra fertile è di proprietà di poche famiglie abbienti e la trasformazione del settore agricolo a favore della monocultura della soia, assieme allo smantellamento della linea ferroviaria nazionale, hanno provocato una crisi occupazionale gravissima. Qualcosa, per riaccendere la fiamma, però, si può fare: ad esempio, nei Centri educativi San José e Nadino, realizzati dalla confraternita dei Giuseppini del Murialdo, approdati a Rosario da ormai oltre 20 anni. Il primo offre corsi di formazione professionale rivolti a giovani ed adulti, con specializzazioni in elettricitá, falegnameria, informatica e gastronomia e comprende la scuola primaria Santa Rita; il secondo offre appoggio scolastico e attività ludico-ricreative per bambini e ragazzi cui aggiunge un servizio di mensa della quale possono usufruire i bambini e i ragazzi che frequentano i centri educativi. In particolare, il Centro Educativo José accoglie in questo momento bambini e adolescenti dai 5 ai 18 anni, per un totale di 395 alunni che frequentano il ciclo primario, secondario e la scuola “non formale” Nadino. La presenza di campi da pallavolo, calcio, basket e hockey, e l’apertura della piscina durante la stagione estiva, fanno del centro un importante punto di accoglienza e aggregazione per i giovani. Relativamente alla educazione cristiana, sono proposte attività di catechesi e di associazionismo rivolti ai giovani e alle famiglie della comunità.

Un'avventura, quell'Engim (Ente nazionale Giuseppini del Murialdo) internazionale, nata nel 1977 per raccogliere ed esportare in tutto il mondo l'eredità di san Leonardo Murialdo a difesa dei minori, dei lavoratori e delle donne. Dall'Argentina, appunto, al Brasile, dalla Colombia all'Ecuador, dal Messico all'Albania, dal Ghana alla Guinea Bissau, dalla Sierra Leone al Mali senza dimenticare l'India, i volontari e gli operatori della onlus (diventata ong nel 2000) promuovono e realizzano iniziative concrete di cooperazione allo sviluppo. Volontariato internazionale, servizio civile all'estero, sostegno a distanza, commercio equo e solidale, turismo responsabile, educazione allo sviluppo: modi, strade, approcci diversi, tagliati su misura a seconda del contesto e del progetto, per sostenere la formazione umana e professionale dei giovani e delle fasce più svantaggiate tramite centri professionali di orientamento e inserimento lavorativo, case-famiglia, centri di accoglienza e aggregazione giovanile, mense per bambini e ragazzi di strada, ambulatori e scuole di alfabetizzazione, interventi per facilitare l'accesso all'acqua potabile e consolidare la sicurezza alimentare. La storia di Antonella, che riportiamo di seguito, è una delle facce in cui si esprime la poliedricità delle azioni di Engim internazionale: partita grazie al Servizio volontario europeo, cioè quell'esperienza all'estero con associazioni e organismi non governativi che l'Unione europea propone ai giovani tra i 18 e i 30 anni, questa ragazza ha scoperto che "Fare il bene e farlo bene", motto di san Murialdo e titolo del progetto a cui ha preso parte, è possibile.

Alberto Picci
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