06
mag
Caro don Antonio, abbiamo appena
rinnovato l’abbonamento. Siamo
contente d’averlo fatto, perché la rivista
ci comunica cose che altrimenti non
avremmo occasione di sapere. Ma
vorremmo farle un appunto: sono già
due numeri che vediamo nell’ultima
pagina di copertina una pubblicità per
dare “duemila cucce ai cani”. Ha visto
il telegiornale ieri sera? Una famiglia
sul lastrico per aver perduto il lavoro,
e il capofamiglia che tenta il suicidio
viene salvato per miracolo. Beh! Non si
dovrebbero ospitare queste pubblicità
quando ci sono altri problemi molto
più gravi di questi “trovatelli”. Siamo
francescane, amiamo gli animali, ma
molto più le persone che ora hanno
bisogno di un tetto dove stare. Scusi
queste parole, ma anche noi come
piccola comunità cerchiamo di alleviare
le sofferenze di coloro che bussano
ogni giorno alla nostra porta. E siamo
sicure che anche voi fate lo stesso.
Pace e bene!
Suore francescane
Care sorelle, leggendo Famiglia Cristiana,
vi siete soffermate sulla pubblicità delle
cucce ai cani, ma non avevate bisogno
di ascoltare la Tv per scoprire le povertà e
le sofferenze di chi non ha un lavoro o delle
famiglie disperate che non ce la fanno
più. Bastava sfogliare lo stesso numero
della rivista per comprendere il brutto momento
che stiamo attraversando, tra vecchie
e nuove povertà. Da tempo, e con forza,
sollecitiamo chi ha responsabilità politiche
a farsi carico dei più poveri e delle
tante emergenze del Paese. Aver ospitato
quella pubblicità non ci ha distolto dall’attenzione
ai veri problemi della gente.
Pubblicato il
06 maggio 2013 - Commenti
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