La verità della famiglia

"Onora il padre e la madre": le considerazioni del cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano, sul quarto Comandamento e sul nucleo di base della società.

04/04/2011

Come mai, all’interno del Decalogo, c’è questa forte puntualizzazione sulla famiglia?

Il cardinale Dionigi Tettamanzi.
Il cardinale Dionigi Tettamanzi.

Il quarto comandamento, che si trova all’inizio della seconda tavola cosiddetta «sociale», rifiuta l’idea della famiglia come di un mondo chiuso in se stesso, e suggerisce invece l’idea di una comunità aperta all’intera società.

Dalla famiglia, che già i romani chiamavano seminarium civitatis, deriva infatti la convivenza più ampia, quella del gruppo, della comunità, della società nel suo complesso. Tutto ciò non solo perché la famiglia è il luogo fontale della vita, ma soprattutto perché essa è il luogo che educa alle vere ragioni per cui vale la pena vivere. In tal senso spesso si dice, e con profonda verità, che «come è la famiglia, così è la società».

Per comprendere le esigenze del quarto comandamento occorre partire da quella che definisco la «verità della famiglia». La famiglia non è stata inventata dall’uomo, bensì è stata voluta da Dio, che l’ha stampata dentro il cuore dell’uomo e della donna, l’ha inserita nella società come suo nucleo di base. È una cosa semplice ma formidabile, questa, poiché ci dice che la struttura, i dinamismi e le finalità della famiglia non derivano dalla libertà della persona umana, ma sono stabiliti e plasmati dal Creatore.

L’uomo e la donna sono certamente liberi di sposarsi o no, ma se si sposano non sono più liberi di delineare il matrimonio con la loro testa, perché già un’altra «testa» ha pensato dall’eternità il matrimonio e la famiglia secondo una ben precisa fisionomia. Non è una disgrazia, bensì una straordinaria fortuna, in quanto il disegno di Dio non è mai contro l’uomo e la donna, ma sempre al servizio del loro bene e della loro felicità.

a cura di Saverio Gaeta (da "I Comandamenti", Mondadori, 2001)
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Postato da Andrea Annibale il 06/04/2011 07:23

La famiglia è un progetto di Dio, che possiamo anche tradire. Quindi la famiglia è generata dalla volontà di Dio ma affidata, come ogni altro progetto di Dio, all’uomo. Per uomo si intendono tre cose. Innanzitutto, la famiglia umana è affidata ai genitori, laddove essi sono custodi dei figli per conto di Dio. In secondo luogo, la famiglia umana è affidata ai figli che devono custodirla onorando i genitori. In terzo luogo, la famiglia umana è affidata alla Chiesa che se ne prende cura. Oltre alla famiglia terrena, abbiamo una madre celeste che è la madre più sublime che possiamo immaginare. La nostra famiglia celeste si compone poi anche dei nostri cari trapassati. Possiamo pregarli ed invocare la protezione dei santi e della Madonna per loro. Ciao

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