Iraq, i cristiani ancora nel mirino

02/08/2011
la chiesa siro-cattolica di Kirkuk, a 290 chilometri  a Nord di Baghdad, in Iraq, oggetto di un attentato contro i cristiani.
la chiesa siro-cattolica di Kirkuk, a 290 chilometri a Nord di Baghdad, in Iraq, oggetto di un attentato contro i cristiani.

Un'autobomba è esplosa stamani davanti a una chiesa siriaca cattolica a Kirkuk, nel nord dell'Iraq, ferendo almeno 23 persone, tra le quali alcuni bambini, e due vittime dell'attentato sono in condizioni molto gravi. Lo ha riferito un alto responsabile della polizia locale. «Si tratta di fedeli che vivono dentro la chiesa e di persone che abitano vicino», ha precisato la fonte. È la prima volta che questo luogo di culto viene preso di mira, ha detto all'Afp uno dei preti della chiesa, Imad Hanna.

L'esplosione ha danneggiato la chiesa e alcuni altri edifici vicini. Il veicolo era stato parcheggiato tra la chiesa e gli uffici del catasto locale. La maggior parte dei feriti, secondo fonti di polizia dell'ospedale Aljomhuri, sono impiegati del catasto. Kirkuk conta una popolazione di circa 600mila persone, di cui diecimila cristiani. Prima della caduta del regime di Saddam Hussein i cristiani erano 50mila. In Iraq i cristiani sono stati oggetto di diversi attentati nel 2010, di cui il più grave, il 31 ottobre di quell'anno, è stato il massacro compiuto da un commando di Al Qaida nella cattedrale siriaca cattolica di Baghdad, con un bilancio di 46 morti.

Secondo il sito del vaticano News.Va (www.news.va), che ha raggiunto telefonicamente in Iraq l’arcivescovo di Kirkuk, monsignor Louis Sako, «si tratta di una chiesa siro-cattolica, che si trova in un quartiere popolare e veramente molto povero. E' un'azione molto grave anche perché quest’attentato avviene mentre inizia il mese del Ramadan. un mese sacro per i nostri fratelli musulmani».

Pino Pignatta
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Postato da dino avanzi il 03/08/2011 17:39

e quanto sia difficile e pericoloso essere cristiani in alcune parti del mondo. Ad alcuni nostri fratelli nella fede viene chiesto il martirio. Noi cristiani occidentali, che viviamo un cristianesimo secolarizzato, non né siamo minimamente consapevoli.

Postato da dino avanzi il 03/08/2011 13:33

dimostra la complessità e la difficoltà del rapporto con il mondo mussulmano.

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