Si fa carriera al pet wellness

In aumento l’offerta di posti di lavoro nei negozi per animali

24/08/2011

Il 41,7% degli italiani ha in casa un animale domestico, il 12% anche più di uno. Sono bastati questi dati perchè le multinazionali decidessero di investire nel settore e, a partire dal Nord Italia, negli ultimi tre anni hanno aperto moltissimi di negozi specializzati in alimentazione e accessori per animali domestici. Si stanno diffondendo soprattutto in Piemonte, Lombardia, Triveneto ed Emilia Romagna, dove chi ha un cane o un gatto (ma anche pesci e uccellini) può portarli in un ambiente confortevole dove trova personale ben preparato.  

«Le nuove aperture sono triplicate rispetto allo scorso anno – spiega Fabrizio Travaglini, Direttore Page Personnel, azienda specializzata in risorse umane -: si tratta di multinazionali che, dopo aver sottoposto il mercato italiano ad una fase di test nei 3-4 anni precedenti, stanno investendo in modo significativo poiché ne hanno riconosciuto l’alto potenziale». E in futuro potrebbero diventeranno veri e propri pet wellness, centri benessere molto ampi riservati agli animali.  

Tutto questo si traduce in nuovi posti di lavoro: «A ogni nuova apertura corrisponde l’assunzione di personale e, nei primi mesi del 2011, ce ne sono già state centinaia – sottolinea Fabrizio Travaglini -. Caratteristica indispensabile dei candidati per questi profili è la  passione per gli animali ed è preferibile essere in possesso di una laurea in Veterinaria. Le figure richieste vanno dal direttore di negozio, al caporeparto fino all’addetto alla vendita». Le retribuzioni sono allineate con quelle del settore commercio: tra i 30 e i 35 mila euro annui lordi per i direttori, nella fascia dai 25 mila ai 30 mila euro per i capi reparto e vice direttori, tra i 18 ed i 23 mila per gli addetti alle vendite. Ma è soprattutto la rapidità di carriera ha offrire molte opportunità: « In soli 3 anni si può crescere velocemente fino a raggiungere l’Area Manager», aggiunge Travaglini.  

Fino a oggi i negozi erano piccoli, a gestione familiare, ma c’è una rivoluzione in corso: si stanno trasformando in punti vendita monomarca con insegna propria, vanno dai 250 ai mille metri quadrati e offrono tutti i prodotti necessari alla cura del proprio animale domestico, dal cibo per le diverse esigenze nutrizionali ai cappottini per l’inverno, da cucce e lettini imbottiti a borse e gabbiette per il trasporto. Presto, secondo gli esperti del settore, arriveranno a coprire superfici ben più ampie, fino a 4mila metri quadri, dove il personale si occuperà anche di vendita, cura in caso di malattia, intrattenimento e per le vacanze, come già sta accadendo all’estero.  

Gli italiani, del resto, sono pronti ad aprire il portafoglio. Secondo le statistiche dell’Eurispes, si spendono nell’85,6% dei casi fino a 50 euro ogni mese solo per l’alimentazione del proprio animale. Per i gadget, gli italiani spendono 50 euro (27%), ma alcuni si spingono fino a 100 (4,1%) o a 150 euro (con una percentuale dell’1,9%) euro in media ogni anno.

Eleonora Della Ratta
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