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apr
Adro, la Lega e i bresciani generosi
Ho appena comprato il primo numero della nuova Famiglia Cristiana. Assieme alle tante cose condivisibili sulla famiglia, lei però non perde occasione per dimostrare la sua malafede sui fatti di Adro, parlando di bambini messi "a pane e acqua" perché i genitori non hanno pagato la retta. A quei ragazzi, invece, è stato fornito un panino ben imbottito. Lei falsifica la realtà, volutamente, per scopi non ben definiti. Va di moda gettare fango. Anche la Chiesa vi si sta adeguando. Inoltre, lei dimostra una caparbia volontà di nascondere l'opera della Lega, la sola che a livello europeo ha condotto la battaglia contro la pedopornografia, difendendo i valori cristiani. Altro che xeonofobia ed egoismo! Ma lei batte solo sul tasto della solidarietà. Forse, più correttamente, vuol intendere "soldidarietà"? E qui mi fermo.
Vittorio - Padova
Il bollettino della nostra parrocchia ha pubblicato la lettera dell'industriale di Adro (Brescia), che ha pagato le rette della refezione dei bambini dei genitori insolventi. Ringrazio il parroco e il nostro cittadino per quanto ha fatto e scritto. Avevo nove anni, nel 1944, quando vidi per l'ultima volta mio padre, deportato politico, su un carro bestiame in partenza per la Germania. Quel giorno, mentre il treno col suo doloroso carico umano sostava su un binario morto, notai che alcuni semplici cittadini si avvicinavano ai vagoni portando dei viveri. Nonostante il rischio di essere arrestati dai tedeschi, aiutavano degli sconosciuti. Ho ripensato a tutto ciò, quando ho visto in tivù la reazione contro il gesto di solidarietà dell'industriale di Adro. Che Italia è questa? Ringrazio Famiglia Cristiana e lei, caro padre, per il coraggio di alzare sempre la voce a difesa della verità, della giustizia e delle persone più deboli.
Raffaella
Mi sento al centro dell'attenzione, tra due fuochi: quello benevolo e di apprezzamento da parte di Raffaella, e l'altro, molto critico, con pesanti insinuazioni di malafede e accuse di falsificare la realtà da parte di Vittorio, lettore occasionale. Al quale chiarisco subito che non ho mai falsificato la verità, per nessuna ragione o scopo recondito. Quel che dico e scrivo è tutto alla luce del sole, non mi muove la compiacenza o l'ostilità verso nessuno. Purtroppo, la verità spesso fa male, non sempre è facile accettarla. Ma anche dirla ha i suoi rischi, perché c'è un prezzo da pagare, e non è semplice andare controcorrente o criticare i potenti di turno. Ma questo è l'insegnamento del Vangelo. Se siamo "sovversivi", lo siamo quanto lo era Gesù,"solidale" con gli uomini fino alla morte in croce. Altro che "soldidarietà"! E' meglio agire da cristiani, che sbandierare di esserlo. Le buone radici si riconoscono dai frutti.
Pubblicato il 22 aprile 2010 - Commenti (2)