01
feb
Dottrina sociale: chi la conosce?
Vorrei rispondere a una sua domanda:
«Come mai la Dottrina sociale della
Chiesa intercetta così poco i credenti?» (FC
n. 42/2011). Per me, forse, è perché la fede
cristiana si riduce solo a celebrazioni del
culto. C’è poca o scarsa formazione sociale.
Noi cattolici abbiamo ridotto la fede a un
fatto privato. Anche quando facciamo parte
di associazioni o movimenti ecclesiali.
Tutto il contrario del termine “cattolico”,
che vuol dire “universale”, aperto agli altri
e al mondo. Basta vedere quanta fatica
si fa a promuovere le scuole di formazione
sociale e politica. O iniziative per far
conoscere la Dottrina sociale della Chiesa,
parte integrante dell’evangelizzazione.
Anche nella mia diocesi nessuno si
pone, seriamente, questo problema.
È disarmante quanto disinteresse ci sia.
Ma non dobbiamo scoraggiarci. Tanto
meno desistere.
Valerio T. - Ancona
Alle domande ci sono già le tue risposte, caro
Valerio. Le condivido appieno. Aggiungo solo
che il tema della formazione è fondamentale,
se vogliamo credenti “maturi”, che sappiano
essere nel mondo quel segno di distinzione
che dovrebbe caratterizzarli. E per dare un
contributo serio alla crescita del Paese, che abbia
alla base valori come la solidarietà, la condivisione
e la coesione. Così si contrasta una
società sempre più egoista e individualista,
che mira solo ai propri interessi.
Pubblicato il 01 febbraio 2012 - Commenti (5)