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feb

Bugie per fare l'amore

È sabato o domenica pomeriggio e siete tutti a casa. Al vostro compagno brilla una luce speciale negli occhi, intuite dire che potrebbe essere il momento giusto per stare un po’ insieme dopo una settimana di corse frenetiche e stress. Sentite il desiderio irrefrenabile di mettere una musica soft, accendere candele e incensi, riempire la vasca e mettervi qualcosa di carino addosso. Peccato che non siete soli: i vostri figli adorano spegnere le candele, la vasca è invasa dai giochini e il pizzo vi scatena un prurito irrefrenabile. Forse è meglio abbassare il tiro e accontentarsi di un po’ di privacy nella propria stanza. Ma cosa dire ai figli (tanti o pochi che siano) perché si tengano lontani dalla camera dei grandi? A volte un cartone animato non basta a trattenerli lontani e per non rischiare meglio chiarire bene il concetto.
In questo caso sono ammesse bugie a fin di bene… è troppo importante che mamma e papà continuino a volersi bene e quindi ecco alcune idee:

1.   “Mamma e papà vanno di là a fare il cambio degli armadi. Dobbiamo tirare fuori tutto per fare ordine e pulire gli scaffali. Cosa preferite: stare qui a guardare il cartone (o a giocare in cortile) o venire con noi a spostare maglioni, spolverare, riordinare i cassetti, etc.?” Con buone probabilità sceglieranno la prima possibilità. “Bene, allora non potete venire di là perché altrimenti pestate i vestiti per terra e mamma e papà si arrabbiano. Vi diciamo noi quando abbiamo finito. Questa scusa si può utilizzare al massimo due volte per stagione.
2.    “La mamma ha molto sonno perché stanotte ha riposato poco. Se adesso ci fate dormire un’oretta stasera invitiamo a cena… (una famiglia amica con figli), altrimenti mi sa che dobbiamo tutti andare a letto presto!”
3.   “Papà deve smontare in camera una presa della corrente. Ci sono i fili che danno la scossa in giro e non dovete assolutamente venire di là perché è pericoloso.
4.   “Papà (o mamma) deve fare una telefonata di lavoro molto importante con dei colleghi di un’azienda russa. La telefonata deve essere registrata e non ci possono essere interruzioni quindi non dovete assolutamente venire di là o fare rumore. Chiaro?!” Se pensate ci sia bisogno di rinforzare la cosa potete aggiungere che se la telefonata non andrà a buon fine papà dovrà partire per una settimana in Russia. Se pensate che una settimana senza papà possa solleticare qualche fantasia di trasgressione, potete dire che i russi verranno una settimana a casa nostra e si dovrà cucinare solo minestra russa fredda di carne e verdure.

Avvertenze: non ripetere per troppe volte consecutive, potrebbero generare percezioni distorte della realtà. Tenete le candele e l’incenso per quando miracolosamente i vostri figli saranno tutti fuori da qualche amichetto. In ogni caso chiudete la porta a chiave!
 
E voi, come conciliate la vostra intimità di coppia con i ritmi frenetici della famiglia? Riuscite a ritagliarvi dei momenti per voi anche quando i figli sono in casa? Che importanza date a questa dimensione per la tenuta della vostra coppia? Aspetto i vostri pensieri e nuove bugie d’amore. Grazie per i vostri contributi, è bello leggervi!

Pubblicato il 17 febbraio 2011 - Commenti (4)

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Postato da Antogigi il 25/02/2011 16:29

Leggendo questo articolo devo dire che ho sorriso e ho pensato ad alcuni sabato pomeriggi in cui anche a noi è capitata la stessa cosa, noi che andiamo in camera mettendo davanti alla porta il comodino perchè non abbiamo le chiavi, e i bambini in sala che si guardano un cartone, devo dire che hanno 8 e 4 anni e se gli mettiamo su un cartone non pensano nemmeno di venirci a cercare specialmente se danno scooby doo o i fantagenitori. Non c'è bisogno di dire bugie ma sicuramente c'è bisogno di stare un po' con mio marito, anche solo per stare soli senza espressamente fare l'amore, solo per avere un momento nostro. Brava questo articolo penso che sia lo specchio delle nostre famiglie, almeno della mia e di quelle di alcune mia amiche che fanno esattamente come noi. Ciao a tutte

Postato da gigliola 62 il 23/02/2011 09:00

i miei figli non sono mai stati così stupidini. Inoltre fin da piccoli erano in grado di capire la comunicazione non verbale. Per questo non ho mai mentito a loro. Oltre al fatto che, naturalmente, penso che i genitori debbano dare il buon esempio e non mentire per primi. Noi abbiamo usato il metodo dello scambio dei figli con gli amici.

Postato da maria grazia riccardini il 22/02/2011 11:45

Gentile dottoressa, sono rimasta piuttosto interdetta dalla lettura del suo articolo. Credo che abbia perso una occasione per scrivere consigli utili alle giovani coppie alle prese con le gestioni familiari che comprendono anche la gestione della vita sessuale. Le contesto innanzitutto la proposta della bugia come cifra dell’agire educativo nei confronti dei propri figli; davvero crede che la menzogna se pur   "a fin di bene” faccia bene all’amore (tra i coniugi e tra i coniugi e i figli)? Io personalmente penso che nel momento in cui i figli dovessero rendersi conto della falsità di quanto detto da mamma e papà, sarebbe difficile continuare a educare nella credibilità. Davvero lei crede che sia una buona cosa fare l’amore chiusa in camera a chiave mentre i figli guardano un cartone animato alla televisione? Bè, sembra davvero tutto molto poco proponibile e sicuramente molto ansiogeno. E allora perché non dire alle coppie che lo scambio sessuale può essere diversamente gestito, soprattutto nei tempi, quando ci sono i bambini?Perchè non invitare a pensare con gioia e attesa ad un momento così intenso della vita di coppia ?Sembra dal suo scritto che l’uomo sia ingestibile nei suoi desideri e impulsi, ma un uomo e una donna che si amano sanno aspettare e sanno rincorrersi, sanno che devono darsi un tempo per loro. Mi sarebbe piaciuto leggere che per esempio si può trovare solidarietà tra le giovani famiglie, che al tempo di un gioco, alternativamente si aiutano nel compito di custodia dei figli, scoprendo che le fragilità e i bisogni di una coppia sono anche quelli di tutte le coppie, aiutando le persone a non chiudersi ma a sperimentarsi nella reciprocità amicale, senza parlare poi della disponibilità di nonni o zii, per esempio per sperimentare una notte “da grandi” fuori casa. E poi perché non dire che possono essere sperimentati tempi diversi per fare l’amore, lasciando stare le frenesie, che non credo facciano bene all’amore né che ce lo facciano far bene, come quello della notte o dell’alba? Ha mai provato a iniziare(o a chiudere) la giornata così?

Postato da linguanera il 22/02/2011 11:15

Questo articolo è un insulto all'intelligenza umana. E quanto anni hanno i tuo 4 figli?! se meno di 5 e hai applicato quanto scritto e li hai quindi lasciati soli mentre voi a fare il bunga bunga in camera sei passibile di denuncia per incauta cura di minore. Se hanno più di 5 anni e hai applicato quanto hai scritto di sicuro nella foga del bunag bunga non ti sei accorta degli spettatori dietro la porta.
psicopedagogista senior

Risposta di: Barbara Tamborini

Prima di tutto sono molto felice che ci sia interazione sul e con il blog.

Vorrei proporvi una riflessione a partire da questa frase:

C’è un tempo per piangere e c’è un tempo per ridere…
C’è un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci…
(Qoèlet)

Il mio scritto sul fare l’amore voleva essere un modo ironico per ribadire l’importanza di salvaguardare un tempo per la coppia anche quando la famiglia si allarga. Questo è il messaggio che mi sta a cuore sostenere. Come e quando ritagliarsi questi momenti è qualcosa che ciascuna coppia stabilisce cercando di conciliare doveri e piaceri. Capisco che le mie parole possano aver urtato la sensibilità di qualcuno e me ne dispiace.

Mi piacerebbe seguire i consigli di Maria Grazia e chiedere aiuto a nonni, zii, amici, ma questo per molti non è possibile. È vero ci sono altri tempi, la notte, l’alba… ma c’è anche quella stanchezza che la sera uccide qualsiasi slancio, soprattutto quando tutto il giorno si lavora o ci si prende cura dei figli. Non vedo niente di male nel ritagliarsi un momento di coppia mentre i bambini piccoli dormono e quelli grandi si guardano un cartone.

Le bugie d’amore sono un di più che ho voluto aggiungere per regalare un sorriso, ma ora capisco che a qualcuno sono risultate sgradite. Non capisco e trovo fuori luogo le allusioni al bunga bunga e al mettere in pericolo l’incolumità dei figli. Altro aspetto su cui non concordo è parlare del fare l’amore come un bisogno o una fragilità di una coppia, credo che questo sia un meraviglioso lievito che, se ben vissuto, aiuta a realizzare quella promessa di unità eterna che ci siamo fatti, uomo e donna, davanti all’altare..

È vero che in amore occorre coltivare il desiderio, attendere, rincorrersi, e il mio scritto non vuole certo essere un inno alla frenesia, all’impulso incontrollato. Troppo spesso, però, la stanchezza uccide il desiderio per cui guardo con rispetto quei momenti in cui si tira un po’ il fiato e ci si guarda con passione. Parlando con molte coppie con figli, il loro problema non è certo quello di governare gli istinti impazziti quanto piuttosto di tenere accesa la fiammella del desiderio uno dell’altro.

Più che di bugie in questo caso parlerei di omissione di verità nel senso che non si può dire a un figlio non venire di là perché mamma e papà vogliono stare insieme. Le altre cose erano messe lì pensando a un tempo per ridere, in genere se il cartone animato è bello non c’è bisogno di altro e poi la porta chiusa salva da qualsiasi imprevisto. Porta chiusa che comunque non elimina la sorveglianza su quello che succede in casa; potrà essere un po’ ansiogeno tenere l’orecchio vigile ma col tempo ci si abitua.

Ci terrei a sentire come la pensano i lettori di questo blog, che so essere molti.

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Barbara Tamborini

Barbara Tamborini, psicopedagogista, autrice di libri sull'educazione. Ha 4 figli.

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