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lug
Famiglie a distanza
Cosa fareste se vostro marito, stasera al rientro dal lavoro, vi comunicasse che è stato trasferito nel profondo sud (come è capitato a Claudio Bisio) oppure nel gelido nord? O magari ancora all’estero, in America, o a Londra o negli Emirati Arabi? La vostra famiglia potrebbe trovarsi a scegliere se stare tutti insieme, affrontando un trasferimento costoso e impegnativo oppure accettare che un componente, per un tempo più o meno lungo, viva stabilmente lontano da casa.
Claudia, 33 anni, palermitana, ha sposato Luca, cinque anni più giovane di lei. Lui ha deciso di riprendere gli studi, si è laureato e ha vinto un concorso per un posto in banca. Qualche mese prima della nascita della loro splendida bambina, ha discusso la tesi; qualche giorno dopo ha saputo la sua nuova sede di lavoro: Milano. Adesso vivono a distanza, lui ha assistito ai primi passi di Chiara via Skype, ogni due settimane rientra e se la mangia di baci, poi torna nel suo mono locale a patirne una nostalgia intollerabile. Luca e Claudia dormono insieme sei notti al mese.
Lara e Paolo hanno scelto di vivere con le valigie in mano. Lui è un pilota dell’aereonautica militare e ogni tre o cinque anni, viene assegnato a una nuova base militare. “Quando caricano il camion del trasloco, diamo indicazioni di tenere in vista il cartone con gli addobbi di Natale. Ci siamo sempre trasferiti in dicembre e nella nuova casa per prima cosa decidiamo dove fare albero e presepe”. Loro hanno due figlie che praticano sport a livello agonistico: fanno squadra fino a che il tempo della famiglia lo consente, poi migrano e ricostruiscono. “Abbiamo acquistato una cucina modulare con tutti i componenti indipendenti. Ci piace che il forno dove cuciniamo le torte di compleanno sia sempre lo stesso”.
Scegliere di spostarsi a volta è impossibile per mille motivi diversi e sono molte le famiglie che vivono queste separazioni forzate. Altre volte invece si decide di osare e s’intrecciano nuove trame dall’esito imprevedibile. Chi ha stipendi che lo consentono, può pianificare lo spostamento delle famiglia appoggiandosi ad agenzie qualificate per la ricerca della casa, delle baby sitter, per il supporto al cambio-scuola dei bambini, etc,.
So che ci sono alcune mamme che ci leggono dall’estero perché hanno deciso di seguire i loro mariti o il loro progetti professionali lontano dall’Italia e a fatica hanno costruito nuovi equilibri famigliari. Mi piacerebbe se ci raccontassero la loro storia, Vorrei anche che qualche mamma ci raccontasse la sfida di vivere con un marito a distanza: cosa fa sopravvivere i legami e cosa li minaccia? Buone vacanze a tutti e aspetto le vostre storie.
Pubblicato il 28 luglio 2011 - Commenti (2)