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Il Parlamento più ateo della storia?

Il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, è giustamente preoccupato per il quadro di instabilità e di ingovernabilità politica.  Ma i motivi di preoccupazione a nostro avviso sono anche altri. Ad esempio il non brillante risultato ottenuto dagli esponenti cattolici che militavano nei vari partiti, a cominciare dalla lista Monti, che come è noto, è andata ampiamente al di sotto delle sue aspettative, anche se alcuni candidati provenienti da quel mondo ce l'hanno fatta, come Andrea Olivero e Mario Marazziti.


I cattolici in politica sono sempre stati sparsi in tutti i partiti, nella Seconda Repubblica come nella Prima. Ma la lista Monti era abbastanza emblematica nel rappresentare il tentativo di una nuova stagione dell’impegno, con effetto a cascata. Si trattava di un’esperienza nuova che avrebbe potuto contagiare gli altri partiti. Non sembra che ci si trovi di fronte a una nuova stagione dei cattolici in politica, anzi, c’è chi parla del Parlamento più laico (anzi più ateo) della storia, col rischio che finiscano per essere approvate leggi contrarie all’etica cristiana. Non resta che sperare che i volonterosi credenti che si ritroveranno tra pochi giorni tra gli scranni delle due camere, eletti in tutte le liste, abbiano la forza e la possibilità di far valere, laicamente, la forza delle loro idee e dei loro valori ispirati al Vangelo al momento opportuno.

Pubblicato il 28 febbraio 2013 - Commenti (0)

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