Salario, + 500 euro: è la Volkswagen

La casa tedesca e il sindacato IG Metall hanno siglato un accordo positivo per i lavoratori: aumento della retribuzione base del 3,2%, anticipato di 8 mesi. Oltre all'una tantum.

09/02/2011
Una veduta aerea dello stabilimento Volkswagen di Wolfsburg, in Germania.
Una veduta aerea dello stabilimento Volkswagen di Wolfsburg, in Germania.

C'è un'industria automobilistica, la tedesca Volkswagen, che nel 2010, pur in una situazione di crisi globale del settore, ha venduto oltre 7 milioni di veicoli, è cresciuta del 13,5% ripetto al 2009 e, soprattutto, oggi paga di più e meglio i lavoratori. L'azienda di Wolfsburg e il sindacato dei metalmeccanici IG Metall hanno concluso con reciproca soddisfazione le trattative salariali. Risultato: dal 1° maggio 2011 la retribuzione base aumenterà del 3,2% e nel contempo ogni lavoratore della Volkswagen riceverà un bonus una tantum pari all'1% della propria retribuzione base annua, per un minimo di 500 euro a dipendente.

La notizia ha quasi il sapore di una provocazione per i tanti metalmeccanici italiani, soprattutto quelli del gruppo Fiat, alle prese con dolorose battaglie tra sindacati, tanta cassa integrazione e un recente referendum che ha diviso (e ancora divide) i lavoratori per votare "sì" o "no" a un nuovo contratto, quello che sarà esteso anche a Mirafiori dopo Pomigliano d'Arco, che limiterà in modo sostanziale alcuni diritti storici a fronte di possibili aumenti nel prossimo futuro, legati al miglioramento della produtticità e della competitività. E con lo spettro di vedere la "testa pensante" della Fiat passare da Torino a Detroit, com'è stato ipotizzato dall'amministratore delegato Sergio Marchionne e in seguito solo parzialmente smentito.

Nel caso della Volkswagen, la concretezza dell'intesa sindacale è tutta nei termini dell'accordo firmato con il potente sindacato IG Metall, che comunque, bisogna scriverlo per correttezza, nel recente passato ha accettato per i lavoratori del gruppo Volkswagen numerosi disagi e anche una riduzione del diritto di sciopero. Ma sembra che i sacrifici diano i loro frutti: oggi viene anticipato di otto mesi l'aumento della retribuzione base. Secondo Horst Neumann, membro del Consiglio di Amministrazione del gruppo Volkswagen e responsabile del Personale, «l'azienda e IG Metall hanno concluso un accordo equo che coniuga aumento salariale e mantenimento della competitività».

Nel dettaglio, Volkswagen e il sindacato tedesco dei metalmeccanici si sono accordati per un pagamento una tantum, a ogni lavoratore, pari all'1% della relativa retribuzione base annua, per un minimo di 500 euro. Il responsabile della trattativa, Jochen Schumm, ha sottolineato: «Contrariamente ad aumeti fissi, questo rappresenta un chiaro miglioramento dell'1% per tutti, con le implicazioni sociali del caso». Inoltre, cresce la retribuzione base del 3,2%, un risultato che tiene conto delle condizioni economiche e competitive dell'azienda.

Per quanto concerne la retribuzione base, la Volkswagen segue gli andamenti salariali dell'industria metalmeccanica, perché «gli aumenti del minimo tabellare, per essere sostenibili, devono tener conto dell'efficienza economica del settore. Si tratta di un requisito essenziale per la competitività delle sedi della Volkswagen in Germania».

Da sottolineare che, secondo il contratto d'area dell'industria metalmeccanica, l'aumento salariale sarebbe dovuto entrare in vigore dal 1° gennaio 2012. Il responsabile della trattativa aggiunge: «IG Metall ha stipulato questo contratto d'area in un momento di crisi. Nel frattempo, però, la congiuntura economica è migliorata. Non sarebbe quindi corretto che i nostri collaboratori ricevessero un aumento solo a partire dal 2012. Lo anticiperemo di 8 mesi, al 1° maggio 2011».

Non male per un'azienda, come il gruppo Volkswagen, che solo due anni fa, nel primo trimestre del 2009, vide crollare gli utili di circa il 72 per cento, e che rimase comunque in attivo solo grazie ai risultati dell'Audi (+ 363 milioni di euro l’utile operativo trimestrale) e ai proventi dalla vendita delle attività dei camion in Brasile per 600 milioni di euro.

Pino Pignatta
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Postato da folgore il 10/02/2011 17:50

E sopratutto non esistono sindacati che hanno ancora nelle loro manifestazioni l'immagine di Marx o delle persone con la maglietta col Che!

Postato da Michelone il 09/02/2011 18:46

Nessuna meraviglia che la Volkswagen abbia aumentato le paghe ai dipendenti! In Germania non esistono nè la Cgil, nè la Fiom!

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