22/04/2010
Una ricerca presentata dalla Confartigianato a Firenze rivela l'identikit del "tatuato" tipo in Italia: maschio, 30 anni, con una predilezione per i tatuaggi sulla spalla. Più in generale, il 70,52% degli appassionati è composto dalla popolazione maschile, indubbiamente più propensa a decorare il proprio corpo, anche se le donne rappresentano il 29,48% della clientela, ma sono in costante crescita. Ne parliamo anche nel numero 17 di Famiglia Cristiana, in edicola a partire da giovedì 21 aprile, nel quale approfondiamo (a partire dalla copertina) il fenomeno visto dalla parte dei giovanissimi: il 7,4% degli adolescenti, infatti, ammette di avere un tatuaggio, e il 23% dei giovani dichiara di aver fatto ricorso al piercing.
Dai dati emerge anche che la tendenza è "cool" non soltanto tra le nuove generazioni: infatti i più tatuati hanno tra i 26 e i
35 anni
(52% del totale), seguiti a ruota dalle fasce d’età 18-25 (30%), 36-45
(16%) e
over 46 (2%). Dunque, un segnale (confortante) che la volontà di "dipingere" la propria
pelle per
sempre è una questione da affrontare con una certa maturità, e non frutto di colpi di testa adolescenziali.
Le
spalle sono la zona preferita da chi si tatua (43,14%) in virtù della
loro minor
sensibilità al dolore. Seguono schiena (23,33%), braccia (17,57%), gambe
(13%) e
petto (2,96%). Per quanto riguarda i
soggetti, infine, motivi floreali e tribali assorbono quasi la metà
delle
preferenze (23,60 e 23,40% rispettivamente). Anche quelli figurativi
sono
graditi (19%), così come gli ideogrammi giapponesi (15%). Più di
nicchia,
invece, i soggetti animali (9%), fantasy (7%) e tradizionali (3%).
L'aspetto sicurezza è stato uno dei più dibattuti alla convenzion di Firenze. “La pratica del
tatuaggio,
se eseguita da professionisti autorizzati e qualificati, è
del tutto
sicura per la salute delle persone”, spiega Renzo Nibbi, coordinatore
della
categoria Tatuaggio e Piercing di Confartigianato. Occhio però al
rispetto di
alcune semplici norme, specie in vista dell’estate, stagione in cui ci
si scopre
e cresce il desiderio di sfoggiare i tatuaggi.
Ecco le cinque norme
raccomandate da Confartigianato:
1) recarsi da tatuatori professionisti che
operano
in centri specializzati riconosciuti dalla normativa regionale (solo
questi sono
autorizzati e possono assicurare la sterilizzazione del materiale
utilizzato e
la massima qualità dei pigmenti e delle attrezzature).
2) seguire con
attenzione le
indicazioni post tatuaggio fornite dal tatuatore.
3) evitare tatuatori
improvvisati
a casa, in spiaggia o in discoteca (oltre a operare abusivamente non
vi è
alcuna garanzia sull’igiene e sulla qualità delle attrezzature
utilizzate sulla
pelle).
4) evitare i tatuaggi temporanei all'henné, a cui possono essere
aggiunte
sostanze allergeniche o, peggio, tossiche.
5) accertarsi che il tatuatore
sia
artisticamente competente e consigliarsi con lui per una scelta
consapevole.
Vista la crescita nel mercato dei tatuaggi, il
prossimo 28 giugno partirà un altro corso di formazione organizzato
dalla
Confartigianato di Firenze, ancora una volta cofinanziato dalla Provincia con
voucher
formativi. Il corso, della durata di
600 ore, ha un’impostazione teorica e pratica, con 210 ore sono di
stage. Tra le materie di studio: anatomia, fisiologia, dermatologia,
allergologia,
primo soccorso, assemblaggio aghi e strumentazioni, tecniche di
tatuaggio, uso
della strumentazione, nozioni di deontologia professionale, sicurezza
sui luoghi
di lavoro, le procedure haccp, storia del costume e elementi di
antropologia
culturale, storia dell’arte contemporanea con particolare riferimento
alla body
art, diritto del lavoro, disciplina in materia di privacy. La scadenza per
l’iscrizione
è fissata per il 30 aprile.
Per informazioni: 055/73.26.983 e formazione@confartigianatofirenze.it
Pino Pignatta