07/09/2011
L'inizio della scuola coincide spesso con l'esplosione di conflitti e ansie che scombussolano l'armonia famigliare.
Spesso la ragione di queste tensioni si cela dietro una parola sola: “compiti”.
Tanti o noiosi, né i genitori né i bambini hanno voglia di farli, soprattutto dopo una giornata lavorativa per gli uni e orari scolastici prolungati per gli altri.
Fonte: Urra
Eppure vincere la disaffezione dei bambini verso il lavoro scolastico a casa, favorire lo studio e l'apprendimento si può. La prima tappa però prevede che i genitori non si limitino a reclamare impegno da parte dei bambini, ma si dedichino loro stessi a svolgere il ruolo che gli è proprio, non sostituendosi, ma accompagnando il bambino verso la conquista di un metodo e dell'autonomia, e costruendo la giusta relazione con gli insegnanti.
Infatti “fare bene i compiti” è una conquista graduale in cui tutti sono coinvolti. Le autrici in questo libro offrono consigli, pratiche, strategie e piccoli trucchi, che non perdono di vista le esigenze sacrosante dell'essere bambini, le potenzialità creative, espressive e di svago, che vanno a loro riconosciute. E invitano a riflettere su cosa può servire al bambino a vivere positivamente la scuola e le attività a essa connesse, lanciando una provocazione, ossia che anche i genitori devono "imparare" a fare i compiti, non quelli prescritti al figlio, ma quelli che il loro ruolo gli impone.