03/11/2021
Giorgio Bertini – Paolo Dalla Vecchia, Nascita di un padre. Esperienze di sostegno alla genitorialità paterna, Gabrielli, Milano 2021, p.176, € 15,00
“Non riesco a pensare ad alcun bisogno dell’infanzia altrettanto forte quanto il bisogno della protezione di un padre”: questa frase di Sigmund Freud apre nell’esergo il testo che Giorgio Bertini, psicoterapeuta, e Paolo Dalla Vecchia, educatore, hanno dedicato ai padri di oggi, esplorandone la complessità attraverso le storie (nella prima parte del libro) e le esperienze di gruppo (nella seconda parte) che hanno dato interessanti risultati.
Quando parliamo della figura paterna, oggi, di cosa stiamo parlando? La risposta non è facile, perché “i padri possibili” emersi negli ultimi vent’anni, dopo il tramonto dello stereotipo del padre autoritario/normativo, sono un insieme eterogeneo, a volte smarrito dalla complessità di un ruolo tutto da costruire, a volte compresso nel poco spazio lasciato dalle madri.
Ci si avventura così, letteralmente, nelle tredici bellissime storie di padri proposte (e poi commentate scientificamente), riconoscendone la piena e a volte drammatica attualità. Ci sono i padri che scivolano in un ruolo materno, padri affettivi, padri che muoiono troppo prematuramente e padri che si assentano colpevolmente, padri che imprimono marchi educativi difficili da cambiare, padri separati e disperati per l’alienazione subita, padri violenti, padri di figli adolescenti, padri adottivi e infine altri padri, emarginati, stranieri, omosessuali.
“I padri di oggi sono alla ricerca di un diverso riconoscimento della propria funzione e di nuovi modi di svolgere il proprio ruolo”, scrivono gli autori nell’introduzione. “Molti uomini non vogliono semplicemente fare i padri, che è un semplice riconoscimento di compiti e funzioni, ma “sentirsi padri” che ha a che fare con la percezione emotiva della paternità e con la capacità di costruirsi un’immagine di padre accanto al proprio bambino”. Risponde a questa esigenza la seconda parte del volume, che illustra le “esperienze di sostegno alla paternità” già attuate in alcuni contesti territoriali del Veneto. Si tratta di gruppi di padri con figli della stessa età che trovano uno spazio e un tempo d’incontro e di dialogo. Non centrati su un “problema”, dunque, ma su una condizione che porta a un naturale confronto reciproco e a una possibilità di rispecchiamento e supporto. L’idea di prevenzione che sta alla base del progetto è che la competenza genitoriale deve essere cercata dentro di sé, è una sorta di “genitorialità ritrovata” (non a caso, una delle esperienze proposte ripercorre - con un metodo teatrale - la storia di Geppetto e Pinocchio, aiutando i padri a ricongiungere il proprio desiderio col bambino reale). Strumenti di analisi e lavoro a dir poco preziosi, in un tempo in cui la complessità delle relazioni chiede sguardi e prospettive di accompagnamento e supporto familiare.
(Benedetta Verrini)