16/11/2010
"Ci accetterà come genitori? Che cosa proveremo? Ivan, con un sorriso, ha fermato il tempo e lo spazio, ha cancellato in un attimo tutte le nostre paure, che si erano trasformate in intimità... in quell’abbraccio di appartenenza c’era tutto…"
È una delle testimonianze riportate nel libro e riassume in poche parole tutta la storia di una adozione.
Fonte: Paoline
Parlare di adozioni internazionali significa raccontare fatiche, attese, trafila burocratica che qualche volta scoraggia chi intraprende questa strada; significa mettere in conto in modo del tutto particolare quella che Marina Salamon nella Prefazione al libro definisce "difficoltà dell’inatteso e del dover imparare ad accettare le diversità". La storia di questi ragazzi e ragazze «nati due volte» si snoda fra ironia, emozione, dolore, nostalgia e coraggio e testimonia l’amore che porta sempre più famiglie a trovarsi e riconoscersi ben oltre le somiglianze fisiche e genetiche.
Il libro raccoglie trenta storie di adozioni internazionali con l’obiettivo di celebrare i trent’anni di attività del CIFA Onlus, un’Organizzazione non governativa, laica e apartitica nata a Torino nel 1980, dalla volontà e dall’impegno di alcune coppie che avevano vissuto questa esperienza.
In trent’anni di attività l’organizzazione ha consentito a quasi 3000 bambini di avere una nuova famiglia, ma a molti di più ha cambiato la vita nel proprio paese. Asia, America Latina, Africa, Brasile, Cambogia, Etiopia, Filippine, Indonesia, Perù, Thailandia, Vietnam, India, Sri Lanka, sono i luoghi che beneficiano dei progetti di cooperazione, del sostegno a distanza, della partecipazione di CIFA.
"Tu sei aria che come brezza di sera,
hai portato sui nostri visi odori di terre lontane
e come venti di tramontana geli le nostre anime
quando l’angoscia stringe il tuo cuore..."
(genitori di Maksim, nato in Russia)