24/11/2021
Laura Pigozzi, Sorelle. Il mistero di un legame tra conflitto e amore, Rizzoli, Milano 2021, p.272, € 18,00
Scrive Laura Pigozzi che il rapporto tra sorelle è un po’ il “punto cieco” delle teorie sulla famiglia. In effetti, sottolinea, chi ha voglia di mettere le mani in quel ginepraio che è il rapporto tra due donne che crescono insieme? Certamente, il legame tra sorelle è uno dei più “intriganti e misteriosi”, che accompagna per l’intera esistenza, plasmando la femminilità di ciascuna tra identificazioni e separazioni, tra odio e amore. Pigozzi, che è psicoanalista impegnata a leggere le questioni che riguardano le famiglie (nel 2020 ha pubblicato Troppa famiglia fa male), propone di abbandonare un certo “automatismo culturale” in cui si ritiene che sia sempre e comunque la madre l’elemento centrale nello sviluppo della femminilità di una ragazza (dal momento che questa in fondo non si eredita, ma si sperimenta nel confronto, e il confronto orizzontale tra sorelle è certamente dinamico, ha più a che vedere con una forma di complicità, di alleanza sospesa su sentimenti cangianti).
In qualche modo per due sorelle è necessario superare “l’ingombro” psichico della figura materna, che in modo quasi totalizzante impedisce una fioritura più libera e generativa del rapporto, per arrivare a un dialogo affrancato dalle maglie del passato (e quante volte le questioni ereditarie mettono in evidenza che questo affrancamento non è mai avvenuto). In un’analisi serrata degli elementi fisici, psicoanalitici, socio-culturali che caratterizzano il legame tra sorelle, l’autrice utilizza ampi riferimenti storici e artistici, ripercorre alcuni casi clamorosi (come quello delle sorelle Papin analizzato da Lacan, ma anche la relazione tra Virginia Woolf e Vanessa Bell, o la cognata del marchese De Sade che amava lo stesso uomo della sorella) costruendo quasi una mappa su cui orientarsi tra aspetti fortemente ambivalenti: la completa adesione l’una all’altra sarebbe annullamento, mentre la rivalità è un fuoco essenziale per differenziarsi e riconoscere la necessità di un’alleanza. Ogni donna cerca una sorella (“Io ti mancherei anche se non ci fossi!”, dice una sorella minore alla maggiore), ed è tanto più vero per le figlie uniche che così spesso istituiscono una dinamica da sorelle con la migliore amica, o con la sorella del proprio fidanzato. La sorellanza è una parola tanto citata oggi anche nei collettivi femministi, eppure, avverte Pigozzi, anche in questi circuiti sociali più larghi è necessario tenere a bada dinamiche distruttive, e coltivare la giusta distanza e l’indipendenza che sono gli elementi essenziali per costruire, a tutti i livelli, relazioni umane equilibrate.
(Benedetta Verrini)