07/05/2010
Analisi e riflessioni circa i mutamenti in atto nelle politiche sociali lasciano, di norma, in ombra i soggetti che traducono le impostazioni di fondo in pratiche quotidiane.
Focalizzare l'attenzione sugli operatori dei servizi è invece una prospettiva interessante, specie se l'attenzione è posta sugli assistenti sociali, per la loro diffusa presenza e per il ruolo cruciale da essi svolto.
(Fonte: Il Mulino)
Considerare il loro inserimento lavorativo, le attività effettivamente svolte e le valutazioni che essi danno ai mutamenti in atto permette, infatti, data la carenza di osservatori nazionali a riguardo, di effettuare una complessiva ricognizione dell'assetto dei servizi, cogliendone differenze territoriali e principali linee di tendenza.
Nello stesso tempo, rilevare i modelli valoriali e le problematicità di questi operatori è importante per le ripercussioni che questi aspetti hanno sul concreto funzionamento dei servizi e sul rapporto con l'utenza. Diversi i temi rilevanti.
Come sta evolvendo il ruolo di assistente sociale a seconda dell'ambito di intervento e dell'inquadramento contrattuale? Come si sta modificando il mercato del lavoro e quali problematicità pone il rapporto con le altre figure professionali e con la dirigenza? Quali sono le competenze e le capacità considerate fondamentali per il proprio lavoro e quali le difficoltà incontrate? Quali valutazioni vengono date alla formazione ricevuta e al passaggio all'università? In che misura gli impegni familiari incidono sulla professione?
Si possono individuare specifiche generazioni, a seconda del percorso formativo e del periodo di inserimento professionale? Il volume affronta tali temi a partire da una ricerca nazionale condotta sia su un campione di 1.000 assistenti sociali, sia attraverso interviste qualitative a responsabili di servizi, di corsi di laurea e di associazioni di categoria.