28/02/2011
Il volontariato siciliano si muove tra le inerzie e le intemperie di una società difficile in cui sono fortemente presenti il precariato e l'indigenza ma anche la prepotenza prevaricatrice della criminalità organizzata. I successi, così come le paure, le frustrazioni, le riflessioni amare dei volontari sono spesso inghiottiti dall'indifferenza e dai silenzi mediatici. In realtà, poco sappiamo di come vivono i volontari che prestano il loro servizio in territori difficili.
E se la ricerca psicologica studiasse il mondo del volontariato e i diversi territori siciliani in cui esso opera? Se esplorasse le configurazioni psichiche e relazionali degli associati ad Addio Pizzo? E provasse a comprendere il modo in cui il volontariato agisce sui vissuti persecutori di imprenditori e commercianti taglieggiati?
Questo libro, frutto della collaborazione tra il Centro di Servizi per il Volontariato di Palermo (Ce.S.Vo.P.) e il gruppo di ricerca psicologico-clinico del Dipartimento di Psicologia dell'Università degli Studi di Palermo, presenta i risultati di uno studio sulle reti di volontariato che si snodano in Sicilia occidentale cercando di diffondere stima e fiducia interpersonali ma il cui lavoro spesso si inceppa nella stridente contraddizione tra sopraffazione mafiosa, macchinazioni clientelari, disfattismo civico da un lato, e bellezza paesaggistica e vitalità culturale, dall'altro.