Con i saldi di fine stagione, andiamo a comperare le scarpe.
Comperare
le scarpe “in previsione” è difficile, perché non si riesce mai ad indovinare
come sarà la crescita del piede nei prossimi mesi. Le scarpe si acquistano di
solito per un uso immediato, a volte urgente e si spera che “durino” e
che possano essere passate al fratello. Più i bambini crescono, tuttavia, più ci si
rende conto che non può essere così! C’è chi gioca a calcio, chi ha la tendenza
a “sfasciare” le scarpe comunque... E quindi si sa che le scarpe nei bambini sono
un genere di prima necessità, come la pasta e il pane.
Purtroppo, un genere anche
costoso. Per spendere un po’ meno è meglio insegnare ai figli ad allacciarsi le
scarpe al più presto perché di solito le scarpe con i lacci costano meno di
quelle con la chiusura a strappo, almeno in svendita!
Per
il paio di scarpe da ginnastica (perdonatemi il termine così fuori moda!) da
lasciare a scuola tutto l’anno, che viene utilizzato solo due volte alla
settimana, non è il caso di spendere troppo. Ormai, di questi tempi, molti
altri genitori le comperano al mercato. Anzi i miei bambini tornano a casa
tuttti contenti dicendo: "Ho le scarpe uguali al mio compagno di classe!".
Chissà perché avere le scarpe uguali ad un altro è una gioia così grande... E che
bello essere ancora piccoli e non porsi troppi problemi sulla marca!
Abbiamo
molti vantaggi nel 2011! Viviamo in un’epoca fortunata, perché l’offerta è
tanta e i prezzi di tutti i generi. Si riesce a fare bella figura anche senza
spendere troppo. Inoltre alcuni amici ci “passano” le scarpe lasciate appunto a scuola per
l’ora di “ginnastica” (ops…psicomotricità, attività motoria..), quindi
praticamente nuove e queste sì “di marca”. Noi naturalmente lasciamo a scuola
quelle del mercato e facciamo indossare quelle migliori e più resistenti per il
resto del giorno e della settimana.
Vestire i maschi è in genere meno impegnativo: si fanno meno problemi, almeno da
piccoli (basta che nelle felpe o nelle calze non ci sia il minimo accenno di
rosa, che è un colore “da femmina”, oppure che non ci sia un disegno da bambino
piccolo sulla maglietta). Le bimbe hanno bisogno di più vestiti, per loro la
moda cambia di più e si guardano di più. I maschi, però, consumano scarpe e vestiti molto di più!
Cose perfette, quasi nuove vengono logorate in poco tempo. ù
Così si capisce che
a volte non vale proprio la pena vestirli bene (per esempio per andare a
giocare all’oratorio oppure dai cuginetti), anzi è meglio continuare a vestirli
con le stesse cose e “consumarle”.
A
volte mi dico: "L’economia deve 'girare' e se tutte le famiglie con figli
comperano così poco, utilizzando sempre di seconda mano, l’industria
dell’abbigliamento va in crisi…!" Alla fine, però, noi continuiamo ad
approfittare degli altri che comperano e che fanno girare l’economia e ci
facciamo passare i sensi di colpa!
Poi, ogni tanto, ci pensano le nonne a far
girare l’economia, regalando vestiti nuovi e di moda piuttosto che il solito
gioco.
Sicuramente
siamo fortunati perché abbiamo un bel giro d’affari tra familiari, amici e
conoscenti per lo scambio dei capi d’abbigliamento. Non ci siamo mai fatti
problemi ad accettare di tutto quando viene da persone più o meno conosciute.
Tuttavia, credo sia giusto comperare “qualcosa” ogni tanto (anche se preferibilmente in saldo!).
Ci vuole un: "La mamma stavolta ha comperato quella felpa, quel pantalone… Solo per
me! Che bello, è proprio mio, non è stato mai utilizzato da nessuno"… Ed è
importante!
Foto: Marcel Theisen, Flickr
Pubblicato il 26 gennaio 2011 - Commenti (0)