05/04/2010
Quella che negli anni ’70 è stata chiamata la "rivoluzione silenziosa" della famiglia, è andata avanti. Ma, verso dove? Quali sentieri ha preso? Come si pone oggi il problema della famiglia, con tutto ciò che essa comporta, in Italia?
Questo Primo Rapporto sulla famiglia in Italia, promosso dal Centro Internazionale Studi Famiglia, intende appunto rispondere a tali interrogativi con una indagine che fornisca al pubblico italiano e internazionale una visione complessiva nella condizione famigliare in Italia.
Se negli anni ’70 la famiglia veniva data quasi per "spacciata", con gli anni ’80 è emersa una indubbia rivalutazione, che però rimane vaga quanto al suo contenuto e al suo senso.
La conclusione di questo Rapporto è che la società attuale genera una forma generalizzata di famiglia che si può chiamare "auto-poietica" in quanto si fa norma a se stessa e sfugge "eccede" la società stessa.
Tale forma di famiglia è profondamente ambivalente, perché è forte e debole al contempo: in essa si trova un particolare raffinamento psicologico e culturale, ma si trova anche solitudine e isolamento.
La società appare incerta su come reagire ai cambiamenti. Il Rapporto discute i vari orientamenti di intervento alla luce dell’idea che la società italiana possa svilupparsi in modo da riconoscere nella famiglia una forma di vita decisiva per la qualità dell’esistenza umana.