04/06/2013
I giovani senza lavoro e il futuro che si meritano
“Ridaremo un futuro ai giovani” ha affermato il premier
Enrico Letta. La stessa frase era stata usata da Michel Martone, quando
era viceministro al lavoro del Governo Monti e in modo del tutto
analogo (insistendo sul “diritto al futuro” dei giovani) si era espressa
Giorgia Meloni in qualità di Ministro della Gioventù nell’ultimo
Governo Berlusconi.
Insomma, dai politici non sono mancate le
promesse di miglioramento della condizione delle nuove generazioni. A
mancare continuano però ad essere i fatti, a giudicare dalla persistente
difficoltà dei giovani sia nel trovare e creare lavoro, che,
conseguentemente, nell’avviare un proprio progetto di vita autonoma..........
Articolo di Alessandro Rosina
pubblicato su Neodemos.it
I giovani e la crisi
Stando alle statistiche ufficiali fornite dall’OECD (2012), il tasso di disoccupazione
in Europa è cresciuto di 3.3 punti percentuali tra il 2007 e il 2012,
passando da 7.2% a 10.5%. La crisi ha colpito particolarmente i giovani.
Infatti, il tasso di disoccupazione
per i giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni è cresciuto di oltre
8 punti percentuali nello stesso periodo, passando da 13.1% a 21.2%
(Figura 1).
Non mancano tuttavia sostanziali differenza tra
paesi. Ad esempio, i paesi del sud Europa registrano il più preoccupante
aumento della disoccupazione giovanile, particolarmente drammatico in
Spagna e Grecia dove più del 50% dei giovani risulta disoccupato nel
2012. L’aumento nella disoccupazione giovanile si è fatto sentire anche
in molti paesi dell’Europa dell’est, in particolare Slovacchia,
Ungheria, Polonia e Estonia, ma anche in Islanda, Regno Unito e
Danimarca. La Germania è invece l’unico paese in controtendenza, con una
diminuzione della disoccupazione giovanile tra 2007 e 2012.
Articolo di Elena Cottini e Agnese Vitali
Pubblicato su Neodemos.it