Puoi contare su di noi. Crescere un figlio adolescente

Recensione della settimana, Armando editore, 2013. Recensione di Simona Trovati

13/12/2013

Tema centrale del libro è il rapporto tra genitori e figli adolescenti, ma di fatto l’autore propone un’ampia e più generale riflessione sul delicato ruolo genitoriale, sull’importanza di costruire e tenere viva una relazione che sia prima di tutto affettiva.

A più riprese l’autore sottolinea quanto la vera partita nelle dinamiche tra genitori e figli, e in modo particolare tra genitori e figli adolescenti, si giochi sul piano relazionale ed affettivo.

Il volume non propone ricette magiche o soluzioni certe, ma offre un’ampia gamma di spunti di riflessione che, partendo da esempi pratici, legati alla quotidianità, mirano anche a ricordare quanto gli adolescenti siano simili, ma anche quanto non bisogna mai dimenticare che ogni adolescente, come ogni persona, è unica e quindi ogni genitore deve mettere in conto di avere a che fare con suo figlio adolescente.

L’adolescenza è certo un periodo di crescita che spesso spaventa e mette a  dura prova i genitori.

A fronte di questa “pesantezza”, l’autore propone una lettura “leggera”. Attenzione: leggera, non superficiale! “Leggera” perché già il volume si presenta come un manualetto, non un trattato, ma un libro che si può consultare tranquillamente e tenere in borsa, sempre  a portata di mano; “leggera” perché lungi dal proporre una lezione psicopedagogica, ogni capitolo si apre con un dialogo, una storia vera, sono direttamente gli adolescenti e  i genitori che parlano di loro stessi e che parlano al lettore che, a seconda delle situazioni, può più o meno immedesimarsi nei racconti, nei dialoghi, nei sentimenti e nelle emozioni che ogni storia suscita ed evoca.

L’autore, però, non si limita a far risuonare le corde emotive di chi si accosta al suo volume, ma accompagna il lettore in una riflessione più ampia, che offre anche la possibilità di scoprire modi diversi di fare le stesse cose, modi nuovi di affrontare e leggere alcune situazioni in una logica di dialogo ed empatia.

L’autore ricorda, e quindi propone come chiave di lettura, che l’adolescenza non è una malattia, ma un momento di grandi cambiamenti, non solo fisici, ma psicologici, ai quali è importante dare il giusto sostegno ed accompagnamento; è anche l’occasione di recuperare errori commessi negli anni precedenti e permettere ai bambini di crescere in maniera armonica per essere adulti consapevoli e sereni.

Certamente il contesto di una società complessa e frammentata, caratterizzata da una pluralità e spesso contraddittorietà di valori, non aiuta nel difficile passaggio dell’adolescenza, ma i genitori possono ancora fare molto, purché siano molto disponibili a lavorare su se stessi, ad ascoltare le proprie posizioni ed emozioni, con la capacità di sperimentare strumenti e modalità differenti. In questo libro si trovano davvero numerosi suggerimenti sia pratici sia di riflessione e rielaborazione di quanto avviene.

Per tornare alla “leggerezza”, in questo tempo di incertezza e di futuro oscuro e preoccupante, uno degli spunti che l’autore offre è quello di recuperare il valore dell’allegria e dell’umorismo che possono offrire una svolta anche in momenti di particolare tensione.

 

Simona Trovati
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