04/06/2013
Abstract: Le “transizioni” della vita familiare sono passaggi cruciali della storia della famiglia innescati da eventi critici prevedibili e imprevedibili, segnati dall'acquisizione di nuovi membri o dalla perdita o da nuovi rapporti col mondo sociale. Il passaggio dal fidanzamento al matrimonio viene definito “transizione alla coniugalità”. Parlare di coppia e di conseguenza di transizione al matrimonio vuol dire tenere conto di diverse dimensioni che caratterizzano e influenzano la coppia stessa. Secondo il paradigma relazionale-simbolico queste dimensioni sono identificabili in affettive, etiche, intergenerazionali e sociali. In questo lavoro abbiamo deciso di focalizzare l'attenzione sull'aspetto sociale della coppia nel momento in cui affronta il passaggio da fidanzamento a matrimonio ed in particolar modo sul ruolo delle reti sociali durante questo evento critico. Sono state prese in considerazione 114 coppie di fidanzati alle quali abbiamo sottoposto un questionario che aveva l'obiettivo di indagare diversi aspetti della vita di coppia, prima e dopo il matrimonio. I dati ottenuti ci hanno permesso di condurre uno studio al fine di valutare da un lato come cambiano le reti sociali prima e dopo il matrimonio per uomini e donne, dall'altro di indagare come la qualità della relazione e la generatività di coppia siano associate alla qualità del rapporto con le reti sociali.
Letizia Riva
Relatrice: Raffaella Iafrate
Anno accademico: 2010- 2011
Laurea in Psicologia Clinica: Salute, relazioni familiari e interventi di comunità
Facoltà di Psicologia
Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Letizia Riva
Inquadramento teorico
La letteratura sul matrimonio è molto vasta. Essa è basata principalmente su dati trasversali e ciò non permette una conoscenza approfondita di come i matrimoni possono diventare più o meno soddisfacenti e più o meno stabili nel tempo.
A questo proposito, nel corso degli anni, si è fatta sempre più insistente la richiesta di studi longitudinali anche in relazione alla scarsità di contributi teorici che hanno studiato la transizione alla coniugalità.
Quando si parla di transizione si intende un passaggio cruciale della storia della famiglia. Le transizioni vanno intese come un passaggio gruppale, cioè qualcosa che accompagna l'intera organizzazione e ha effetti sul rapporto tra le generazioni e sull'identità della famiglia.
Il matrimonio rappresenta il rito di transizione della coppia, l'evento critico che dà vita alla coniugalità (Scabini, Iafrate, 2003).
Secondo l'approccio relazionale-simbolico (Scabini, Cigoli, 2000) quando si parla di “transizione alla coniugalità” si focalizza l'attenzione sulla coppia e su quelle dimensioni chiave del funzionamento della coppia stessa: affettive, etiche, intergenerazionali e sociali. E' proprio su quest'ultimo aspetto che abbiamo focalizzato la nostra attenzione.
Una “rete sociale” consiste in un qualsiasi gruppo di persone connesse tra loro da diversi legami sociali, che vanno dalla conoscenza casuale, ai rapporti di lavoro, ai vincoli familiari.
La coppia stessa è parte di una o più reti sociali dalle quali viene influenzata in diversi aspetti: la continuazione o cessazione del rapporto con il partner, la trasmissione di valori sociali tra le generazioni, e altre tematiche che possono avere un ruolo fondamentale nel suo sviluppo (Felmlee, Sprecher & Bassin, 1990; Sprecher & Felmlee, 1992, 2000).
Questo tema è molto importante ma poco esplorato. Sono stati fatti alcuni studi in passato sull'argomento (Johnson & Leslie, 1982; Huston & Burgess, 1979; Milardo, 1982; Parks, Stan & Eggert, 1983; et. al.), dei quali il più recente è quello condotto da Kearns e Leonard nel 2004 dal quale emerge che le reti sociali degli uomini e delle donne sono chiaramente ridisegnate in seguito al matrimonio, esse diventano più interdipendenti e ciò è confermato dal fatto che aumenta la sovrapposizione tra le reti degli amici e della famiglia dei coniugi e dall'aumento del tempo nel quale il coniuge interagisce con gli amici e la famiglia dell'altro.
La notevole attualità dell'argomento, la mancanza di un esaustivo lavoro di ricerca su di esso e la conseguente scarsità di letteratura, ci hanno spinti a condurre uno studio longitudinale sulle reti sociali e familiari nella transizione alla coniugalità.
La ricerca
Obiettivo principale: indagare la dimensione sociale della coppia nella transizione alla coniugalità.
Per fare questo abbiamo effettuato due tipi di analisi: una descrittiva che ci permettesse di evidenziare le differenze di genere e di tempo per le variabili relative alla dimensione sociale della coppia (Analisi della varianza a misure ripetute), una correlazionale per indagare come il benessere della coppia, inteso come qualità della relazione e generatività di coppia, sia associato agli aspetti della coppia che hanno a che fare con il rapporto con le famiglie di origine e con le reti degli altri significativi (Analisi della correlazione lineare, r di Pearson).
Campione
Il campione della nostra ricerca è costituito da
114 coppie di nazionalità italiana. Le analisi che abbiamo effettuato sono basate su dati ottenuti dai membri delle coppie prima del matrimonio
e in media a 6 mesi dal matrimonio stesso.
La
durata media delle relazioni di queste coppie è di circa
6 anni.
Strumento e misure
Lo strumento utilizzato è stato un questionario composto da diversi tipi di scale preposte a misurare i seguenti costrutti:
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Concezione di matrimonio: è stata utilizzata una scala ad hoc formata da 3 item che misurasse la concezione
più o meno privatistica del matrimonio (“il mio matrimonio è un fatto privato che riguarda esclusivamente me e il mio partner”, “il mio matrimonio è un fatto che coinvolge la nostra coppia e le nostre famiglie di origine”, “il mio matrimonio è un fatto che coinvolge la nostra coppia e la nostra comunità di appartenenza”);
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Soddisfazione relativa alla relazione con le famiglie di origine: si sono utilizzati due item ad hoc, uno che misurasse la soddisfazione per la relazione con la propria famiglia d'origine (“Quanto è soddisfatto/a del rapporto con la sua famiglia d'origine?”) e l'altro che misurasse la soddisfazione per la relazione con la famiglia d'origine del partner (“Quanto è soddisfatto/a del rapporto con la famiglia d'origine del suo partner?”);
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Supporto sociale: è stata utilizzata una scala composta da 10 item (QRS, Gigantesco e coll., 1995) che misurasse il supporto sociale percepito ed in particolare due aspetti di esso:
il supporto reale (es. “Telefono o vado a trovare amici o parenti che non vivono più con me”) ed
il supporto potenziale (es. “Se avessi problemi di salute ci sarebbe qualcuno pronto ad assistermi”);
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Ampiezza della rete sociale. Grado di sovrapposizione delle reti sociali, Presenza del partner nelle interazioni con gli altri significativi (amici, parenti, ecc.): sono stati misurati attraverso la
Scala di Network Interdependence che prevede che i soggetti elenchino le persone per loro significative ed indichino la frequenza della presenza del partner negli incontri con ciascuna delle persone significative elencate.
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Soddisfazione di coppia: è stata misurata tramite la
scala Quality of Marriage Index costituita da 6 item (es. “La relazione con il mio coniuge mi rende felice”);
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Generatività di Coppia: scala formata da 6 item ad hoc che misura
la capacità dei partner di aprirsi ad una dimensione generativa che superi i confini della coppia (“Io e il mio partner siamo impegnati, come coppia, nella nostra comunità”, “Io e il mio partner facciamo insieme del volontariato”, “Io e il mio partner vorremmo adottare dei figli se non potessimo averne di nostri”, “Io e il mio partner siamo un punto di riferimento per il nostri amici”, “I nostri amici chiedono spesso consigli a noi come coppia”, “Io e il mio partner siamo impegnati politicamente”).
In particolare il costrutto
misura la capacità di uscire dalla narcisistica esclusiva preoccupazione di sé per prendersi cura delle nuove generazioni.
Condizione fondamentale
perché l’adulto sia “generativo” è che egli abbia raggiunto un equilibrio tra dimensioni di bisogno individuale e dimensioni di responsabilità verso l’altro.
(Gennaio- marzo 2011: somministrazione del questionario “da fidanzati”
Settembre-Novembre 2011: somministrazione questionario “da sposati”.
Completamento della raccolta materiale: Novembre 2011).
Risultati e conclusioni
Differenze tra partner e differenze di tempo.
_ Concezione di matrimonio: in generale possiamo dire che nelle coppie prevale una visione privatistica del matrimonio. Dalle analisi effettuate non è emersa nessuna differenza significativa per i 3 item né di genere né di tempo. La concezione di matrimonio come fatto più o meno privato non cambia da uomo a donna e non cambia in seguito alla transizione alla coniugalità.
_ Soddisfazione relativa alla relazione con le famiglie d'origine: gli uomini esprimono una maggiore soddisfazione per il rapporto con i suoceri e questa soddisfazione aumenta in seguito al matrimonio a differenza delle donne. Il grado di soddisfazione per il rapporto con i propri genitori non cambia tra fidanzamento e matrimonio, né per gli uomini né per le donne. I punteggi medi sono piuttosto alti per entrambi i partner e rimangano pressoché invariati in seguito al matrimonio. Il clima generale del rapporto con le reti familiari si mantiene globalmente molto positivo e stabile nella transizione.
_ Supporto sociale: la donna sente di poter godere di maggior supporto (reale e potenziale) rispetto agli uomini. Mentre il supporto reale rimane invariato nel tempo, quello potenziale diminuisce. Quindi sia le donne che gli uomini percepiscono di poter contare meno sugli altri significativi dopo il matrimonio.
_ Ampiezza della rete: è importante sottolineare che in generale le reti di entrambi i soggetti sono piuttosto ampie, ciascun partner segna un numero di persone abbastanza elevato all'interno della propria rete. In particolare le donne hanno reti più ampie rispetto a quelle degli uomini. Il numero di persone che ciascun partner segna all'interno della propria rete rimane pressoché invariato in seguito al matrimonio.
_ Grado di sovrapposizione delle reti sociali: nessuna differenza significativa né per quanto riguarda il genere né il tempo. I punteggi medi ottenuti nel periodo del fidanzamento e in seguito al matrimonio mostrano un bassissimo numero di soggetti della rete in comune tra i partner.
_ Presenza di un partner nelle interazioni con gli altri significativi: la presenza del partner nella relazione che ciascun soggetto ha con i membri della propria rete aumenta dopo il matrimonio.
_ Soddisfazione di coppia: durante il fidanzamento le donne valutano la relazione più positivamente. La qualità della relazione aumenta per entrambi i partner in seguito al matrimonio ma in particolare per gli uomini.
_ Generatività di coppia: i risultati ci dicono che dopo il matrimonio la coppia aumenta la propria capacità di aprirsi ad una dimensione generativa che superi i confini della coppia stessa.
Associazioni tra i costrutti relativi alle reti al tempo 1 (fidanzamento), la qualità della relazione e la generatività di coppia nel fidanzamento.
_ Qualità della relazione prima del matrimonio per le donne:
Tende ad essere associata negativamente con una concezione privatistica del matrimonio, ovvero all'aumentare dell'idea del matrimonio come fatto che interessa solo la coppia diminuisce la qualità della relazione;
_ Associazione positiva con la concezione di matrimonio come evento che coinvolge anche le famiglie di origine, i risultati mostrano anche una correlazione con la soddisfazione per il rapporto con i propri genitori e con i suoceri che dimostra come la relazione di coppia nelle fidanzate dipenda in parte anche dal rapporto con le famiglie di origine;
- Tendenza all'associazione con il numero di persone della rete in comune con il partner, ovvero il livello di sovrapposizione delle reti. Più la rete è condivisa, più la donna valuta positivamente la relazione di coppia.
Ø Qualità della relazione prima del matrimonio per gli uomini:
- Associazione positiva con la soddisfazione relativa alla relazione con le famiglie d'origine
- Tendenza ad una correlazione negativa con il Supporto Reale. Questo risultato sembra confermare un dato noto in letteratura, ovvero il fatto che per gli uomini la fonte di supporto più importante è data dalla partner a differenza delle donne che hanno una rete di supporto più vasta e diversificata. Questa associazione negativa può significare che più il rapporto di coppia è soddisfacente meno l'uomo tenderà a rivolgersi ad altri per ottenere supporto.
Ø Generatività di coppia prima del matrimonio per le donne:
- Associazione positiva con il Supporto Reale, questo vuol dire che per le donne la capacità di essere aperti alla relazioni con gli altri significativi e non chiudersi in se stessi è un aspetto connesso alla capacità di essere generativi.
Ø Generatività di coppia prima del matrimonio per gli uomini:
- Associazione positiva con l'idea di matrimonio come un fatto che riguarda non solo la coppia ma anche la comunità di appartenenza,
- Associazione positiva con la Presenza della partner all'interno delle proprie reti sociali.
Associazioni i costrutti relativi alle reti in tempo 1(fidanzamento) , la qualità della relazione e la generatività di coppia in tempo 2 (matrimonio).
Per la seconda analisi delle correlazioni, abbiamo studiato le associazioni tra i costrutti relativi alle reti in t1 e la qualità della relazione e la generatività di coppia in t2.
Ciò che bisogna sottolineare è che alcune associazioni sopra rilevate vengono confermate, e ciò ci dice della loro importanza.
Ø Qualità della relazione dopo il matrimonio per le donne:
- Tendenza all'associazione tra la qualità della relazione e il numero di persone della rete in comune con il partner.
Ø Qualità della relazione dopo il matrimonio per gli uomini:
- Associazione negativa con il Supporto Reale.
Ø Generatività di coppia dopo il matrimonio per le donne:
- Associazione positiva con il Supporto Reale
Ø Generatività di coppia dopo il matrimonio per gli uomini: non si sono ottenute associazioni tra la generatività e le variabili che abbiamo preso in considerazione, come se per gli uomini la generatività in seguito al matrimonio non dipenda dal rapporto con la comunità e le famiglie di origine.
In sintesi possiamo osservare come sulla generatività di coppia e sulla qualità della relazione dopo il matrimonio, continuino ad incidere il numero di persone della rete in comune tra i partner e il supporto reale.
L'aspetto che il nostro studio ha voluto evidenziare è che nonostante ci sia la tendenza ad identificare la coppia come un'entità a sé stante nella transizione alla coniugalità, l'aspetto sociale ha una grande importanza nel determinare la qualità della relazione e la generatività di coppia.
In un'ottica di intervento studiare la transizione al matrimonio dal punto di vista sociale vuol dire cercare di capire quali sono gli aspetti su cui si può lavorare per riportare la coppia a sentirsi parte di una comunità e per modificare l'immagine della coppia come auto-poietica.