28/09/2023
La bambina che regala una pesca al proprio papà, fingendo che sia un regalo da parte della mamma, ha fatto centro. Tutti ne parlano, tutti si sono mossi, e tantissimi si sono com-mossi. Qualcuno si è anche indignato… al punto che sembra quasi sparita l’azienda che ha promosso questo spot, ESSELUNGA, che peraltro ha dalla sua una lunghissima e consolidata tradizione di linguaggio pubblicitario originale e caratteristico, con i prodotti alimentari trasformati e truccati, nei manifesti, in proverbi, borsellini, frasi di vita quotidiana, ecc.
Qui c’è un salto di linguaggio, e una cura estrema della narrazione (infatti dietro la telecamera c’è un regista francese di grande esperienza, Rudi Rosenberg), con il giusto uso dei tasti emotivi, della musica, dei volti… Insomma, un piccolo gioiello di film, in 120 secondi, che riprende la tradizione di grandi registi prestati alla pubblicità – che dire di Fellini per Barilla, di Ridley Scott per Apple, e persino di Woody Allen per Coop (sempre supermercati italiani!).
E questo vuole anche dire che queste pubblicità sono “speciali”, raccontano storie, e a volte possono anche raccontare “storie di famiglie”.
[Leggi tutta l’analisi di Francesco Belletti sullo spot Esselunga]