ASSEGNO UNIVERSALE PER LE FAMIGLIE. L'audizione di Francesco Belletti alla Commissione Affari Sociali della Camera

11/11/2020

Il Centro Internazionale Studi Famiglia è intervenuto oggi, 11 novembre 2020, alla Camera per illustrare il suo sostanziale appoggio all'istituzione dell'assegno universale per le famiglie, e per sottolineare ai parlamentari l’importanza di intervenire su alcune criticità per rendere la misura davvero rivoluzionaria nella sua portata.

Il direttore del Cisf, Francesco Belletti, è stato ascoltato in un’audizione presso la Commissione Affari Sociali della Camera, sul "Disegno di legge delega per il sostegno e la valorizzazione della famiglia" (n. 2561) presentato dai ministri Bonetti (Pari Opportunità e Famiglia), Catalfo (Lavoro) e Gualtieri (Economia e Finanze). Clicca qui per scaricare il testo del DDL presentato il 25 giugno 2020 (file in formato .pdf).

Il testo, come noto, mira finalmente a istituire un assegno universale per le famiglie, considerando prima di tutto che un figlio "rappresenta un valore e deve essere considerato un arricchimento sia per la famiglia in cui nasce sia, soprattutto, per la società che lo accoglie e che condivide con i suoi genitori l’oneroso compito di accudirlo e di proteggerlo sin dalla nascita". Gli elementi positivi del testo, come ha sottolineato Belletti, sono prima di tutto la sua natura di "misura organica e non settoriale", che ha il merito di mettere a fuoco la drammatica crisi demografica che l’Italia sta vivendo, e il fatto di individuare uno strumento permanente di sostegno economico diretto, tendenzialmente universalistico e durevole (l'assegno viene previsto almeno fino ai 18 anni di vita del figlio), che esce dalla logica dei provvedimenti-tampone e di breve periodo, operando una concreta semplificazione delle misure oggi previste a sostegno economico delle famiglie.

Ci sono aspetti, nel testo attualmente in discussione, su cui vale la pena di riflettere per migliorare l’efficacia delle misure. "Fra questi metterei in prima linea l'ammontare complessivo delle risorse disponibili e dunque l'ammontare unitario dell'assegno", spiega il direttore Cisf. Considerando infatti una platea di quasi 11 milioni di under 18 e poco più di 18 miliardi (fonte Inps) di risorse disponibili, l’assegno per ogni figlio ammonterebbe a circa 138 euro al mese. Peraltro, la cifra massima finora circolata, nella discussione sull'assegno unico, sarebbe di 240 euro mensili: solo quest'ultima, se garantita all'intera platea dei destinatari, o almeno a un'ampia maggioranza, sarebbe abbastanza vicina ai bisogni effettivi delle famiglie, considerando che il costo medio di mantenimento di un figlio (limitandosi alle necessità essenziali) è pari a 317 euro mensili (sul tema si veda il Rapporto Cisf 2009, Il costo dei figli, ed. Franco Angeli).

Altrettanto importante è che la quota fissa dell'assegno (quella che verrà garantita a tutti, a prescindere dal reddito, in un’ottica di equità orizzontale) ammonti almeno alla metà del suo valore, per non assumere una consistenza meramente simbolica. Allo stesso modo, sarà necessario, avverte il direttore Cisf, garantire misure di compensazione per le famiglie che, applicando la nuova regolazione, possano trovarsi penalizzate rispetto ai sostegni economici finora ricevuti. Belletti ha poi messo in luce un problema specifico rispetto al computo della parte variabile dell'assegno, ancorata all'ISEE, che rappresenta un indicatore piuttosto avaro in particolare nei confronti dei carichi familiari. La proposta è di inserire un correttivo, una sorta di "moltiplicatore figlio", che renda più favorevole l’assegno in relazione al numero di figli.

L'ultima osservazione sul disegno di legge, che rappresenta una proposta del Cisf in relazione alla dimensione intergenerazionale delle famiglie, chiede di tenere conto che sempre più spesso i carichi di cura e di educazione dei figli si intersecano, all’interno delle famiglie, con carichi di accudimento e caregiving degli anziani. Pertanto sarebbe importante che in particolare le misure di conciliazione previste nella legge possano essere riviste e ampliate in un'ottica "intergenerazionale" nelle funzioni di cura delle famiglie, chiamate a occuparsi dei figli ma anche degli anziani più fragili e non autosufficienti.

Per una lettura più approfondita delle osservazioni del Cisf sul testo di legge sull'assegno universale, si può scaricare cliccando qui il testo integrale dell'audizione presentata oggi alla Camera (file in formato .pdf).

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