13/08/2013
Probabilmente sono pochissimi i genitori
che non hanno mai dovuto affrontare
problemi grandi o piccoli con i propri
figli, a tutte le età. Chi non ha mai avuto
a che fare con le difficoltà dei primi mesi
di vita del neonato, con un bambino
introverso o troppo vivace, con un
adolescente problematico?
Negli ultimi
anni si è assistito a un interesse crescente
per lo studio delle dinamiche familiari,
con un’applicazione sempre più ampia
di interventi e psicoterapie strategiche
che coinvolgono non solo il paziente
di volta in volta «designato», ma anche
i genitori.
È proprio a loro che
è destinato il testo, un vero e proprio
quick reference text, ossia un manuale
di pronta e chiara consultazione:
all’illustrazione del problema o della
patologia si associano modalità concrete
di soluzione e numerosi esempi tratti
dalla casistica clinica. L’aspetto più
innovativo riguarda la terapia indiretta:
i genitori, assumendo il ruolo decisivo
di «coterapeuti», diventano i primi veri
«specialisti» a cui i figli dovrebbero
affidarsi.
Fonte: Ponte alle Grazie
Gli autori intendono così
«aiutare i genitori ad aiutare i figli»,
modificandone gli atteggiamenti
controproducenti e permettendo loro
di intervenire direttamente sulle realtà
disfunzionali, giocando sulla centralità
degli aspetti comunicativi e relazionali.
I risultati di tale lavoro, estremamente
variegato ma riassunto con grande
precisione ed efficacia in queste pagine,
hanno permesso di mettere a punto
strategie differenziate e specifiche
per ciascuna realtà familiare, fascia d’età
e obiettivo terapeutico: come è tipico dell’approccio strategico, non è tramite
l’osservazione asettica e l’estrapolazione
epidemiologica dei dati che si giunge
alla definizione del trattamento, ma «solo
le soluzioni che funzionano possono
spiegare il funzionamento dei problemi
che hanno risolto».