11/07/2013
I Disability Studies (DS), sviluppatisi negli ultimi quarant’anni in
ambito prevalentemente angloamericano e nord europeo, si presentano come
un orizzonte di studio e di ricerca differenziato, ma che
interroga il modello medico-individuale come unico fondamento delle
concettualizzazioni relative al deficit e alle disabilità.
Fonte: Erickson
I
DS sostengono un approccio critico al linguaggio normativo e sociale
del deficit; l’esame delle pratiche istituzionali e sociali che causano
l’esclusione; l’analisi delle barriere all’apprendimento e alla
partecipazione di tutti, assieme allo studio dei processi di
disabilitazione che ne conseguono; il perseguimento dell’emancipazione e
dell’autodeterminazione di chi vive quotidianamente la condizione
disabile.
Fatte salve poche eccezioni, in Italia la vasta produzione
teorica dei DS non ha trovato spazio nelle riflessioni educative,
sociali e dei servizi riguardanti la disabilità. Questo volume
rappresenta quindi il tentativo di colmare questa distanza e di proporre
una lettura critica di una rappresentazione che riduce le differenze a
semplici categorie, che identifica la disabilità come tragedia personale
e deficit da compensare, che neutralizza il peso dei fattori sociali,
politici, culturali ed economici nella produzione delle differenze
ritenute deficitarie.