Erosi dai media

Mugnaini Daniele, Cantelmi Tonino, Lambiase Emiliano, Lassi Stefano, Le trappole dell'ipersessualizzazione moderna, SanPaolo, 2011, pp. 167

07/03/2011

L'allusione sessuale è ovunque, il corpo è visto sempre più come oggetto sessuale, la pornografa è facilmente accessibile. Su internet, tv, cellulari, riviste e pubblicità, la sessualità inscenata è trasgressiva, svincolata dal rapporto d'amore, inappropriata per il pubblico dei più vulnerabili, soprattutto dei minori.
Fonte: SanPaolo
Quali e quanti sono i pericoli nascosti nell'ipersessualizzazione proveniente dalla cultura dominante?
Depressioni e ansia, sessismo, impoverimento delle risorse personali e della qualità delle relazioni, nuove dipendenze, assunzione irresponsabile di farmaci, brutalità e perversioni, fino all'abuso sui minori.
La cultura diffusa riconosce la posizione centrale della sessualità nella formazione e nelle dinamiche dello psichismo umano. Perché, allora, chi si occupa di educazione, salute personale e sicurezza sociale non si preoccupa quasi per niente, o almeno non esercita alcun potere, per prevenire, limitare, contenere e gestire l'iperstimolazione sessuale e l'oggettificazione della persona? Perché l'intera industria mediatica sembra inondare indisturbata il mondo dei bambini e la società tutta con quel genere di materiale?

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