08/11/2012
rendendosi cura di suo figlio, trasmettendogli valori, schemi
psicologici e un modo di intendere il mondo, ma anche semplicemente
mettendolo al mondo, la madre segna la propria impronta sul figlio per
tutta la vita.
Fonte: Urra
Quali sono i peculiari meccanismi, consci e più
spesso inconsci, che delineano il rapporto tra una mamma e il figlio
maschio? Cosa accade al figlio se è bersaglio di troppo amore, o troppo
poco? Quali sono le ripercussioni sui legami di coppia del figlio una
volta cresciuto? La madre può essere responsabile dell’omosessualità di
suo figlio? Come può riuscire, lei, una donna, a “farne un uomo” e
renderlo libero, anche e prima di tutto da se stessa? Come supplire alla
mancanza di una figura paterna? Su cosa impostare il rapporto
suocera/nuora, perché il figlio non ne diventi, suo malgrado, la posta
in gioco?
Queste sono solo alcune delle domande cruciali affrontate
dall’autrice, che offre le sue riflessioni su questioni spinose che
preoccupano tanto le madri, quanto le nuore, che spesso di questo legame
sperimentano le conseguenze!
Il libro indaga infatti tutte le
complicate sfaccettature del rapporto che si instaura fra madre e
figlio, dalla nascita all’adolescenza, al matrimonio fino alla morte
della madre.
Tratta la normalità, ma anche le deviazioni e gli
eccessi di tale legame costruendo una rassegna di ritratti-tipo: dal
figlio unico al figlio di una famiglia numerosa, dal figlio che fugge
l’intimità a quello affetto da “sindrome dell’abbandono”, dalla madre
iperprotettiva e onnipresente alla madre castrante, fino alle madri
estreme.
Non manca infine il richiamo agli aspetti pedagogici, che
fanno chiarezza su quali debbano essere i compiti e le funzioni di una
madre, quali gli errori da evitare, senza lesinare consigli su come
tradurli nel concreto per crescere figli liberi e indipendenti.