11/03/2012
Il libro è un appassionato testo sull’autismo, scritto con durezza e al tempo stesso con poesia dalla nuorese Giovanna Peddio, mamma di un ragazzo autistico.
Giovanna ci fa capire cosa è questo Mostro silenzioso che ha privato il suo bambino del bene più prezioso: la consapevolezza di sé.
L’autrice ci pone di fronte alla nostra insensibilità, al nostro frettoloso cammino verso il superfluo, incuranti dei bisogni altrui.
La finalità del libro è quella di sensibilizzare il lettore sulle difficoltà quotidiane che devono affrontare le migliaia di famiglie alle prese con un familiare autistico.
Famiglie che troppo spesso vivono i loro problemi in grande solitudine, tra mille difficoltà, che conducono una vita ai limiti della sopravvivenza, che rinunciano ad avere una vita sociale, genitori che devono fare i salti mortali per conciliare le esigenze di assistenza del proprio figlio con il lavoro e gli altri impegni della vita quotidiana.
Fratelli e sorelle segnati da una vita diversa, una vita difficile.
Sono tante le persone autistiche che non hanno voce.
E Giovanna, attraverso Gabriele, vuole dar voce a chi non sa parlare, a chi non sa chiedere, ma ha bisogno dell'affetto di tutti.
Fonte: Pandor@rt