26/07/2013
Un racconto, a tratti autobiografico, incentrato sui toni della commedia e dei continui malintesi, che narra l’incontro tra un uomo e una donna (lui Asperger e lei no), dalla conoscenza al matrimonio. Una successione di gaffe ed equivoci — raccontati attraverso modi di dire, locuzioni e battute ironiche
— accompagna il lettore nel difficile mondo di chi è obbligato a non
capire immediatamente ciò che viene detto e ad analizzare tutto, parola
per parola.
Il nostro protagonista sarà costretto a rimuginare per
ore su quanto gli è stato detto, per poi accorgersi di aver travisato
tutto e, se alla frase idiomatica «fare i porci comodi» nella sua mente
si affolleranno grossi maiali pigri e piacevolmente seduti su appositi
giacigli, una gatta che cova sarà liquidata come una sciocca assurdità.
Una lettura in chiave ironica per comprendere più chiaramente la sindrome di Asperger e quanto si nasconde dietro il comune colloquiare, troppo spesso equivoco, figurato, metaforico e a volte assurdo.