17/11/2021
Salvo Noè, Il profumo delle relazioni. Riflessioni su se stessi, la coppia, i figli, San Paolo, Milano 2021, p.224, € 18,00
Che le relazioni abbiano un profumo specifico, saldato alla nostra memoria, ce lo ha ricordato crudelmente la pandemia: pensiamo al senso di smarrimento provato dai contagiati che non percepivano più odori e gusto. E pensiamo a quanti ricordi (d’infanzia, d’amore, di luoghi o persone care) si saldano a un profumo, oltre che a un’immagine. Questo accade, scrive Salvo Noè, perché le informazioni legate agli odori “si conservano stabili nella memoria a lungo termine e sono fortemente annodate con la memoria emotiva”. Dunque è questo il filo rosso che governa “Il profumo delle relazioni”, saggio che parte dall’innamoramento e passa a “profumare” di fiori d’arancio e chiese, della pelle giovane di un neonato, ma poi anche di spezie e incertezza, quando la fatica dei figli e le divergenze di coppia si fanno imponenti.
Come ci si prepara ad affrontare una nascita? L’amore basta per crescere bene un figlio? Perché ci si sposa? E come si fa a restare insieme? Oppure: cosa fare quando ci si separa? Sono tante le domande a cui Noè offre una risposta possibile, con l’approccio lucido e la chiarezza che contraddistinguono la sua scrittura, e con gli esempi e le testimonianze raccolte nell’ambito della sua esperienza di psicoterapeuta e mediatore familiare. Se l’incontro tra due persone è alla base di ogni relazione e della vita stessa, ci deve essere necessariamente un altro elemento a “tenere insieme” il rapporto (ogni rapporto: da quello di coppia a quello genitori-figli, fino all’amicizia), ed è la libertà. Non la libertà narcisistica ed egoriferita che tanto oggi sentiamo risuonare, quanto la libertà di chi ha risolto i propri conflitti e non si sente costretto a indossare una maschera o a compiacere qualcuno, ma si è davvero emancipato ed è libero di donare il proprio amore, come partner, come figlio, come genitore.
(Benedetta Verrini)