Intime erranze

Quaia Luciana, Il familiare curante, l'Alzheimer, la resilienza autobiografica, NodoLibri, 2012, pp. 209

29/09/2012

Accade nella vita che improvvisamente il destino presenti eventi inattesi, obbligando a riprogettare l’esistenza e a trovare nuovi punti di equilibrio.

La resilienza insegna che con adeguati supporti è possibile resistere, affrontare le situazioni più gravi e trasformare le crisi in occasione di crescita, dando l’opportunità di affermare che anche una malattia come la demenza può rendere più forte il familiare impegnato nella cura del proprio congiunto.

Fonte: NodoLibri

Nel testo si considera un approccio fondato sulla scrittura autobiografica perché il racconto delle proprie memorie non solo favorisce il pensiero introspettivo e la cura di sé, ma salva il passato, aiuta a trovare uno spazio di tregua nel presente che opprime e incoraggia la scoperta delle potenzialità interiori necessarie a gestire le sfide del futuro.

Mitologia, poesia, letteratura, cinema integrano la narrazione della storia personale che inizia all’interno di un gruppo di reciproco aiuto, il cui sviluppo è da vent’anni promosso e sostenuto dall’associazione di vo­lontariato Donatori del Tempo, vero tutore di resilienza nella comunità locale.

Edito con il Centro Donatori del Tempo di Como, il volume continua il percorso dedicato alla malattia di Alzheimer, che comprende già i volumi Corale, Mnemosine e Arteterapia e Alzheimer.

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