23/11/2012
L'indagine preliminare è un momento delicato e importante, durante il
quale si verificano ed accertano ipotesi di reato. Quando questo iter
coinvolge soggetti minorenni, siano essi potenziali vittime o testimoni
di reato, aumenta ancor più il livello di delicatezza dell'intervento
richiesto a tutti gli operatori coinvolti.
Non tutti gli adulti che entrano in contatto con un minore sanno
esattamente cosa fare; se da un lato è necessario svolgere al meglio le
indagini, dall'altro è altrettanto necessario garantire la massima
tutela del minore. Come orientare efficacemente l'ascolto? Cosa dire e
cosa non dire? Soprattutto, come agire per garantire la massima tutela
del minore in ogni fase dell'attività investigativa?
Fonte: Franco Angeli
Gli autori propongono una metodologia precisa per l'ascolto dei minori,
con l'obiettivo di fornire strumenti efficaci di comprensione ed
intervento al personale di Polizia Giudiziaria. Viene dedicata
particolare attenzione al momento dell'intervista protetta con i minori,
proponendo tecniche validate di gestione del colloquio, chiarendo il
quadro giuridico d'azione, evidenziando i risvolti emotivi sperimentati
da tutti gli attori coinvolti.
Il testo è rivolto anche a chi opera entro contesti socio-pedagogici e
può entrare in contatto con i primi segnali di potenziale reato a carico
di un minorenne: comprendendo l'iter giuridico di tutela, l'educatore
può contribuire ad attivarlo, adempiendo al meglio al proprio ruolo.
Entro un ambito delicato e non ancora normato dalla legge, è necessario
codificare un metodo che orienti efficacemente l'azione degli operatori e
sia valido per tutti i diversi contesti giudiziari in cui può nascere
l'esigenza di "sentire" un minorenne. Gli autori propongono un
protocollo operativo, che affonda le sue radici nell'esperienza
applicativa e nella consapevolezza giuridica e morale di dover tutelare,
sempre e comunque, i minori.