30/06/2013
L'autore, profondo conoscitore di Gregory Bateson, si propone con questo
lavoro di "acquisire, attraverso lo studio di Bateson, nuove idee per
pensare alla psicoterapia".
Non si tratta dunque di un'applicazione delle idee di Bateson, né di una
presentazione del suo pensiero; piuttosto, di tale pensiero Giovanni
Madonna suggerisce, per certi aspetti, uno sviluppo: impresa che può
apparire a prima vista paradossale, se si ricorda che Bateson si
dichiarò profondamente avverso alla psicoterapia, ma che risulta
felicemente riuscita.
Fonte: Franco Angeli
Con questo lavoro, che è un lavoro di teoria della psicoterapia ma che
per le sue implicazioni epistemologiche si rivolge anche ai non clinici,
l'autore fornisce un contributo a una pratica della psicoterapia
fondata sulla sensibilità e alla sua possibilità di insegnamento/apprendimento. Si muove in tal modo, in direzione di
un'estetica della cura, dove l'"estetica", menzionata nel sottotitolo,
non va intesa in senso filosofico, come dottrina del bello; va invece
collegata, secondo l'etimo greco, alla conoscenza sensibile, e sta ad
indicare il sentimento del rispetto da parte del clinico, la capacità di
uscire dai percorsi usuali, di assumersi la responsabilità di sé e
degli altri.