Liberi tutti.

Liberi tutti. Manicomi e psichiatri in Italia: una storia del Novecento, Babini Valeria P., Il Mulino, 2009, pp. 384

15/04/2010


Fonte: Il Mulino
Il 21 aprile 1980 chiude per volontà dei medici e della politica il manicomio di Trieste. Per la prima volta al mondo un ospedale psichiatrico viene dichiarato soppresso. La legge 180, approvata il 13 maggio del 1978, ha ormai aperto una nuova epoca per la cura delle malattie mentali. La reclusione manicomiale non esiste più. E' il punto d'arrivo di un difficile percorso che, dagli inizi del Novecento, ha interessato non solo la comunità psichiatrica ma l'intera società italiana. Dal protagonista assoluto, Franco Basaglia, a Mario Tobino, a Edoardo Balduzzi, da Sergio Zavoli a Indro Montanelli, a Angelo del Boca, da Marco Bellocchio a Silvano Agosti: ascoltando le voci più varie che ne furono testimoni - quelle di medici, giornalisti, fotografi, scrittori, registi, ma anche ex degenti e cittadini - il libro narra momenti e personaggi chiave di una straordinaria vicenda. Nel rievocare i traumi da trincea della guerra '15-18, l'invenzione italiana dell'elettroshock, la "follia" di Violet Gibson (l'attentatrice di Mussolini), la scoperta degli psicofarmaci, i primi reportage, la rivoluzione psichiatrica degli anni Sessanta, la strada verso la 180, questa ricostruzione, documentata e appassionante, mostra come la questione psichiatrica abbia rappresentato un momento centrale della storia d'Italia nel cammino verso la democrazia.

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