15/09/2012
L’ambivalenza del mondo, l’impossibilità di ricondurre le azioni e gli atteggiamenti degli uomini nelle griglie di una contabilità semplice è il filo conduttore che attraversa questa galleria di personaggi, grandi e piccoli. Eroi e camerieri, santi e inquisitori, volontari e disertori, spiriti leggeri e fanatici… una commedia umana dove la crudeltà delle grandi vocazioni si accompagna alla mediocrità della virtù.
Tra i due opposti modelli forse la soluzione è riconoscere la fondamentale ambivalenza degli uomini, unica via per chi cerchi di costruire la propria felicità senza distruggere quella altrui.
Fonte: Il Mulino