23/10/2013
L’impunità delle violenze maschili contro partner o ex partner è un dato
di fatto, reso evidente anche dai risultati di indagini epidemiologiche
condotte in svariati paesi. Di recente tuttavia molte cose sono
cambiate, e se un tempo era imperativo «lavare i panni sporchi in
famiglia», oggi le aspettative e le richieste rivolte alle vittime sono
diverse e talora contraddittorie, così come diverse e contraddittorie
sono le percezioni e le rappresentazioni del problema di operatori e
operatrici della giustizia. Questo volume, che raccoglie i risultati di
un’indagine condotta in quattro paesi – Italia, Romania, Spagna e
Inghilterra – aggiunge un importante tassello al quadro conoscitivo
attuale. Infatti, nonostante la drammaticità delle situazioni e
nonostante il sensazionalismo talvolta presente nel dibattito sul tema,
restano scarsi i dati disponibili su quanto accade quando una donna
decide di sporgere denuncia e sul perché molte preferiscono non
denunciare. Il punto di vista delle donne vittime di violenza e quello
di testimoni privilegiati, appartenenti a soggetti istituzionali e
associativi, viene qui ricostruito e messo a confronto con quello di chi
opera all’interno del sistema penale – forze dell’ordine, giudici e
pubblici ministeri – e con i risultati dell’analisi di campioni
significativi di fascicoli giudiziari. L’indagine, svolta nell’ambito
del Programma Daphne III dell’Unione Europea, è coordinata dalla
Fondazione di ricerca Istituto Carlo Cattaneo di Bologna.
Fonte: Il Mulino