28/06/2013
La presenza di persone disabili nelle comunità cristiane esige
attenzione e cura particolari. Occorrono specifiche competenze che
permettano alla persona disabile non tanto o non solo di usufruire di
"servizi specifici", secondo un modello assistenzialista, ma anzitutto
di essere vista e riconosciuta come portatrice di un dono particolare
dello Spirito per l'edificazione della stessa comunità che la genera
nella fede. La parrocchia, in sinergia con le altre alleanze educative,
con l'équipe dei catechisti educatori e con la famiglia, può e deve
divenire il luogo privilegiato in cui mediante la catechesi, la liturgia
e la testimonianza della carità anche la persona disabile giunga alla
pienezza della vita in Cristo. Il testo, indirizzato a parroci,
catechisti e operatori pastorali, costituisce uno strumento di
riflessione, corredato di alcune esperienze concrete, per un'accoglienza
vera e arricchente. In appendice è riproposto il documento dell'Ufficio
Catechistico Nazionale della CEI L'iniziazione cristiana alle persone
disabili. Orientamenti e proposte (EDB 2004). "L'augurio è che davvero
le nostre comunità divengano quel luogo in cui la crescita nella fede è
offerta a tutti, anche per l'accoglienza, l'inclusione e l'ascolto della
testimonianza di fede che viene da fratelli e sorelle disabili" (dalla
Prefazione di mons. Guido Benzi, direttore dell'Ufficio Catechistico
Nazionale).