09/06/2013
..........Povertà ma non solo tra i principali problemi dell’infanzia in Italia.
Solo il 14% della popolazione sotto i tre anni risulta presa in carico da parte degli asili nido pubblici. Appena un quarto delle scuole in regola con certificazioni.
Ben 29.309 persone di minore età vivono al di fuori della propria famiglia d’origine.
L’intensità della povertà, che misura di quanto in percentuale la spesa media delle famiglie povere è al di sotto della soglia di povertà, nel 2011 è risultata pari al 21,1%, mentre nel Mezzogiorno è del 22,3%.
Le situazioni più gravi si osservano tra i residenti in Sicilia (27,3%) e Calabria (26,2%), dove sono povere oltre un quarto delle famiglie.
In condizione di povertà relativa soprattutto le famiglie più numerose: il 28,5% delle famiglie con cinque o più componenti, che diventa il 45,2% fra le famiglie che risiedono al sud.
Al contempo, continuano a diminuire i fondi: le risorse destinate all’infanzia e all’adolescenza per le 15 città riservatarie sono passate dai 43,9 milioni di euro del 2008 ai 39,6 del 2013, mentre il fondo straordinario per la prima infanzia è passato dai 100 milioni del 2008 a zero...............
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Il Gruppo CRC ha lanciato il Rapporto di aggiornamento sul monitoraggio della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia 2012-2013, alla presenza del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Enrico Giovannini, del Vice Ministro del Lavoro e delle politiche Sociali, Maria Cecilia Guerra e dell’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza, Vincenzo Spadafora....... Leggi testo integrale